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In Francia nella D1 femminile c’è subito il big match PSG-Lione

Nella seconda giornata della D1 Arkema si gioca la supersfida tra Paris Saint-Germain e Olympique Lyonnais.

Già alla seconda giornata nel campionato francese si potrebbe assistere al primo tentativo di mini-fuga di PSG o Lione. Entrambe le squadre, infatti, hanno vinto agilmente la prima partita rispettivamente contro Bordeaux (3-0) e Le Havre (4-0).

Se in passato gli scontri diretti tra questi club risultavano solitamente decisivi per la corsa al titolo, in questa stagione con il cambio di format della D1 tali match saranno importanti ma non fondamentali. Dalla stagione 2023-24, infatti, la D1 oltre a una fase a girone unico con gare di andata e ritorno prevede una fase a eliminazione diretta con semifinali e finale per decretare le campionesse di Francia e assegnare i posti in Champions League.

PSG e Lione in questa stagione hanno già giocato l’una contro l’altra. Il 10 settembre, infatti, si è disputato il Trophée des Championnes (equivalente della Supercoppa Italiana), vinto 2-0 dall’OL. Dunque, a meno di un mese da quella sconfitta il club parigino ha la possibilità di prendersi una rivincita.

Lo scorso anno il PSG aveva battuto il Lione nel girone di andata, ma alcune frenate nel girone di ritorno e poi la sconfitta nello scontro diretto hanno permesso al Lione di vincere il campionato.

PSG e Lione tra ritorni e assenze

Ha scosso l’ambiente parigino a pochi giorni dal big match il cambio sulla panchina. Come comunicato sul sito ufficiale, Gerard Prêcheur, sulla panchina del PSG dall’estate 2022, ha lasciato il suo incarico da allenatore per ragioni personali e in accordo col club. Ha preso il suo posto il figlio Jocelyn Prêcheur, che finora aveva svolto il ruolo di vice. Per mantenere comunque una certa continuità lo staff tecnico rimane invariato.

Per i tifosi del PSG è ormai arrivato il momento del tanti atteso ritorno di Marie-Antoinette Katoto. L’attaccante francese aveva subito la rottura del crociato durante Euro 2022 e per tale ragione ha saltato tutta la scorsa stagione, oltre al mondiale.

Dopo aver saltato anche il Trophée des Championnes, la classe ’98 ha fatto il suo ritorno in campo durante la prima giornata della D1, entrando al 75’ nel match vinto 3-0 in casa del Bordeaux il 17 settembre. Dunque, non potrà ancora essere al meglio, ma contro il Lione potrebbe dare il suo contributo entrando dalla panchina nell’ultimo quarto d’oro o poco più.

Tra le fila del Lione dovrebbe invece rientrare Ada Hegerberg. La numero 14 avrebbe dovuto giocare titolare il Trophée des Championnes. Però un problema fisico dell’ultimo minuto l’ha costretta a saltare sia quella partita che la prima giornata di campionato, oltre alle gare della Norvegia. Nei giorni scorsi ha ricominciato ad allenarsi in gruppo. Dovrebbe essere quindi convocabile contro il PSG, anche se difficilmente riuscirà a giocare titolare.

Sonia Bompastor dovrà invece fare certamente a meno di Delphine Cascarino. L’attaccante francese aveva subito la rottura del crociato lo scorso maggio. Ciò l’ha costretta a saltare il mondiale e la terrà fuori dal campo ancora per diversi mesi.

Hunt e Carpenter, dalle campagne australiane al Parco dei Principi

“Due semafori, un paio di rotonde e una strada principale. Questa è Cowra” è con queste parole che Ellie Carpenter descrive la sua città natale, cittadina rurale del Nuovo Galles del Sud da circa 10 mila abitanti. Probabilmente Clare Hunt descriverebbe in modo non troppo diverso Grenfell, il paesino a più o meno 55 km da Cowra composto circa 2500 persone nella quale è cresciuta.

Hunt è una classe 1999, mentre Carpenter è una classe 2000. Il loro cammino si è incrociato per la prima volta quando erano bambine. Hanno infatti giocato insieme in una rappresentativa del Nuovo Galles del Sud occidentale.

Da quei paesi di campagna Carpenter e Hunt hanno iniziato un lungo viaggio che le ha portate indossare le maglie dei maggiori club femminili francesi e due delle squadre più forti del panorama europeo. Anche se le hanno condotte a giocare nello stesso campionato dall’altra parte del mondo rispetto all’Australia, i loro viaggi sono stati molto diversi.

Quando Carpenter aveva 12 anni, sua mamma ha deciso di trasferirsi a Sydney per permetterle di avere maggiori opportunità nel calcio. Da lì la carriera di Carpenter ha preso il volo: esordio in A-League e prima convocazione in nazionale a 15 anni; prima presenza in nazionale e partecipazione olimpica a 16 anni; trasferimento al Portland Thorns in NWSL a 18 anni; sbarco a Lione a 20 anni, diventando la prima australiana di sempre a vincere la Champions League; seconda più giovane di sempre a raggiungere le 50 presenze nella nazionale australiana, che ha già rappresentato in 2 edizioni olimpiche, 2 mondiali e 2 Coppe d’Asia.

Per Hunt, invece, il 2023 è stato l’anno della svolta. A poco meno di un mese dal suo ventiquattresimo compleanno, infatti, il 16 febbraio 2023 ha fatto il suo esordio in nazionale maggiore. Arrivata al suo primo mondiale con appena 6 presenze sulle spalle, le sue prestazioni in Coppa del Mondo le hanno spalancato le porte dell’Europa. Dunque, dopo 7 anni in A-League, Hunt è arrivata al PSG.

Così dopo aver composto parte della difesa australiana che ha scritto un pezzo di storia delle Matildas con il quarto posto mondiale, ora le due ragazze dei paesi di campagna del Nuovo Galles del Sud si sfideranno per giocarsi i trofei più importanti del calcio francese.

Martina Pozzoli

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