Una rete alla Juventus nella prima amichevole, una promozione in Serie A conquistata e una carriera nel futsal. Lei è Giusy Moraca, attaccante classe 1996 del Pomigliano Femminile.
Il suo percorso inizia a dodici anni nella squadra maschile del Giugliano, un anno dopo l’approdo al Napoli Femminile, squadra in cui rimane fino ai diciassette anni. Giusy ha vestito anche la maglia della Nazionale con la formazione Under 16, Under 17, Under 20 e Under 23.
Successivamente sceglie il futsal iniziando con l’Afragirl in Serie C, conquista la promozione in serie A2. Decide di trasferirsi in Puglia e gioca con la New Team Noci con cui raggiunge la Serie Élite. La scorsa stagione sceglie di tornare a giocare a calcio a undici e opta per la neopromossa in Serie B Pomigliano. Con le pantere in Serie B gioca tutte le partite ed è una delle protagoniste della promozione nella massima serie.
Una passione per la lettura, una carriera ambiziosa ed un futuro tutto da scrivere. Abbiamo intervistato in esclusiva Giusy Moraca.
Otto reti messe a segno la scorsa stagione in Serie B, dal tuo esordio in Serie A già due, quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
“I miei obiettivi sono quelli di arrivare sempre più in alto, disputare un bel campionato e restare in Serie A.”
Quando hai scelto Pomigliano arrivavi dall’esperienza del futsal: pensi possa esserti stato d’aiuto per l’impatto che hai avuto sulla Serie A? Sotto quali punti di vista?
“Beh il futsal aiuta molto dal punto di vista tecnico e resistenziale per il resto sono due sport differenti. Ma grazie al futsal sono migliorata tantissimo.”
Prima ancora di esordire in Serie A hai segnato alla Juventus Women in amichevole, ci racconti quella rete e le emozioni che hai provato?
“Contro la Juventus ero molto felice per il gol, per la prestazione della squadra e soprattutto per la vittoria arrivata contro un grande team, come quello bianconero.”
È stata esonerata di recente Manuela Tesse a cui eri molto legata, quali insegnamenti ti ha trasmesso l’allenatrice?
“Manuela Tesse è una grande allenatrice, a livello tattico mi ha insegnato tantissimo, anzi ci ha insegnato tanto, e ci ha trasmesso valori importanti come squadra e siamo migliorate tantissimo.”
Nell’ultimo periodo il vostro capitano Emanuela Schioppo ha subito un grave infortunio. Visto che la conosci da molti anni, quanto secondo te era importante all’interno del vostro spogliatoio e per te in primis?
“Per Emanuela Schioppo io ho una stima incredibile: è un esempio sia fuori che dentro al campo. Purtroppo abbiamo perso una giocatrice importantissima, trasmette fiducia in difesa, aiuta tantissimo. Mi dispiace tantissimo, spero rientri presto.”
Una doppia promozione in sole due stagioni ma questo Pomigliano dove può arrivare?
“Il Pomigliano è una grande società, può arrivare veramente in alto. Noi giorni per giorno lavoriamo per questo: diamo sempre il massimo in ogni allenamento, ognuna di noi ha quello che magari qualcun’altra non ha, e ci compensiamo a vicenda, quindi con questo si può competere con chiunque e ne abbiamo la prova contro l’Inter che dove non ci arrivava una ci arriva l’altra. Il gruppo è fondamentale.”
Giusy fuori dal campo: hobby, passioni ecc
“Sono una persona solare che scherza con tutti, sono iperattiva, ma a volte capita anche la giornata no e in quei momenti meglio che nessuno si avvicini (ride ndr). Devo dire però che la maggior parte delle giornate sono sempre allegra. Il mio tempo libero lo passo leggendo, di recente ho letto il libro di Gio Evan, un autore che mi piace molto. Mi piace passare del tempo con la mia famiglia e con gli amici, guardare film, specie quelli genere horror e d’azione.
Hai notato differenze tra la Serie A e la Serie B?
“Una delle principali differenze tra le due categorie è che nel campionato cadetto non c’è una squadra leader che duri nel tempo. Le formazioni che vincono vanno nella Serie maggiore quindi ogni anno ci sono nuove squadre che ambiscono ad imporsi nella categoria per poi puntare alla promozione. In Serie A invece ci sono dei club storici, come la Juventus, Roma , il Milan che ogni anno puntano a conquistare il titolo. Poi c’è tanta differenza sia livello fisico che tattico”.
Miriana Cardinale
