In nome della legge, in Italia nessuna calciatrice è professionista, neanche chi gioca in Serie A o in Champions. Per questo forse non sono prese con la dovuta serietà.
Nemmeno io sono una giornalista professionista, e per questo forse non sono presa con la dovuta serietà.

Le regole di questa rubrica sono semplici: le calciatrici, sono chiamate a rispondere alle domande lasciando da parte la diplomazia e al termine dovranno nominare una giocatrice italiana che sarà la “vittima” della prossima intervista. L’unico vincolo presente nella scelta, è che la persona designata non può essere una compagna di squadra, ma una calciatrice che milita in un’altra società.

Io cercherò di raccontarvi le storie di queste persone per farvi capire perché loro dovrebbero essere prese sul serio, mentre io no.