Arnold Clark Cup: l'Italia agguanta la vittoria all'ultimo secondo

Per l’ultima gara dell’Arnold Clark Cup, la Nazionale italiana femminile cerca il riscatto nel colpo di coda del torneo inseguendo la prima vittoria contro la Corea del Sud.

Pioggia battente all’Ashton Gate Stadium di Bristol per un duello tra squadre alla ricerca dei primi punti nella competizione.

Per una sfida che punta quindi al punteggio pieno, la CT Milena Bertolini sceglie una terza formazione differente da quelle portate in campo nelle precedenti due gare.

Tra i pali si schiera infatti Rachele Baldi alle spalle di Valentina Bergamaschi, Maria Luisa Filangeri, Elena Linari e Martina Lenzini. Arianna Caruso affianca una coppia di centrocampo giallorossa composta da Manuela Giugliano e Giada Greggi mentre in attacca trova i primi minuti da titolare Annamaria Serturini accanto alla compagna di club Valentina Giacinti e all’autrice del gol del momentaneo pareggio contro l’Inghilterra Sofia Cantore.

Per la Corea del Sud formazione invece quasi speculare alla gara contro il Belgio che aveva visto la Nazionale asiatica cedere il passo alla squadra belga nonostante un’ottima prestazione.

Partenza imprecisa per le Azzurre con una mancata comprensione in fase di gestione del possesso e scambio in ben due occasioni nei primi minuti.

Un ottimo scatto di Annamaria Serturini sulla fascia dà però origine a un cross basso a centro area che Hye-Ri Kim non riesce a spazzare fornendo invece un involontario assist ad Arianna Caruso che di testa schiaccia a rete per il gol del vantaggio.

L’Italia prende quindi coraggio e sicurezza, cominciando a mostrare una personalità più definita, sempre sull’asse di Serturini che costruisce iniziative con rapidità.

La squadra coreana ad ogni modo non si scompone eccessivamente, mantenendo una buona organizzazione tattica. Le Azzurre alzano il baricentro con aggressività ma la Corea serra i ranghi.

Raggiunta la prima mezz’ora di gioco, dopo una fase di impasse, l’Italia aumenta nuovamente il ritmo affacciandosi con maggiore frequenza all’area di Jung-Mi Kim. Le maglie strette della formazione coreana chiusa quasi interamente nella propria metà campo costringono però le Azzurre a tornare indietro alla ricerca di nuove idee.

La prima frazione di gioco si chiude dunque sull’1-0 per l’Italia, dopo 45 minuti di analisi e ricerca degli spazi giusti nella trequarti.

Di rientro dagli spogliatoi, Benedetta Orsi subentra immediatamente a Martina Lenzini, nessuna variazione però nello schema di partenza. Riflesso del primo tempo, dopo un avvio promettente della Corea del Sud, è l’Italia a rendersi pericolosa in due occasioni consecutive con Sofia Cantore e Valentina Giacinti che tenta il diagonale.

Dopo 10 minuti di gioco cambia ancora la CT Bertolini inserendo Michela Catena al posto di Valentina Giacinti. Si abbassano ad ogni modo i ritmi della gara con entrambe le squadre bloccate nelle rispettive intenzioni. Momenti di paura per Orsi al 60′ minuto dopo un brutto movimento del ginocchio ma il difensore rientra presto sul terreno di gioco in seguito a una breve pausa.

Arriva anche il momento di Martina Rosucci e Barbara Bonansea che subentrano a Greggi e Serturini per provare a sbloccare il periodo di stallo della partita.

Ma è la Corea del Sud a trovare invece la giocata ideale con un pressing aggressivo e puntuale su Filangeri che non controlla un passaggio problematico di Baldi e perde il possesso, favorendo il facile ingresso in area delle avversarie e la battuta a rete di So-Yun Ji che colpisce l’angolino basso sul secondo palo per il gol del pareggio.

Le Azzurre non rinunciano alla gara ma appaiono stanche mentre la formazione coreana sale progressivamente. All’83’ un autentico salvataggio miracoloso di Rosucci difende la porta italiana dal tiro potente di Choo che si avventa indisturbata su un pallone libero in area di rigore. L’ultima possibilità per l’Italia allora si chiama Cristiana Girelli.

Ed è proprio Girelli a servire per Rosucci il passaggio vincente che libera la centrocampista per il tap-in vincente allo scadere dei minuti di recupero. L’Italia strappa la vittoria al 95′ minuto e guarda con più ottimismo al futuro.