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Rivelazioni inquietanti dalla Spagna sui comportamenti del ct Vilda nei confronti delle calciatrici

Prosegue il braccio di ferro tra le calciatrici della Nazionale spagnola e la Federcalcio iberica, dopo la pubblicazione di quest’ultima delle comunicazioni private da parte delle atlete.

Come già riportato qui, con 15 email ufficiali, le calciatrici hanno annunciato la volontà di non rispondere alla convocazione poiché si è creata una situazione che influenza in maniera significativa il loro stato emotivo e di salute e che fino a quando non ci sarà un cambiamento rinunceranno alla chiamata della Selecion.

La Federazione ha risposto duramente dichiarando in un comunicato che tale attaggiamento è inammissibile e non ammetterà alcun tipo di pressione in materia di ambito sportivo, confermando la fiducia al tecnico Jorge Vilda.

Non si è fatta attendere la risposta delle calciatrici con un comunicato pubblicato su tutti i social e che ha fatto il giro del mondo in poche ore. Alle 15 calciatrici si è aggiunta anche Alexia Putellas detentrice del Pallone d’Oro e considerata la più forte giocatrici spagnola.

Le calciatrici dichiarano di sentirsi profondamente deluse dal comportamento della Federazione in particolare per aver reso pubblica la loro email con inoformazioni sensibili riguardanti la salute delle atlete.

“Non abbiamo rinunciato alla nazionale come sostiene la Federazione”. Si legge nel comunicato. “Come abbiamo detto in una comunicazione privata, il nostro impegno per la nazionale non è stato, non è e non sarà in discussione. Abbiamo chiesto di non essere convocate finché non cambieranno delle situazioni che impattano sul nostro stato emotivo e personale, sul nostro rendimento, sui risultati della nazionale e che potrebbero portare a spiacevoli infortuni. Come si può pensare che, a pochi mesi dal Mondiale, un gruppo di giocatrici di altissimo livello come ci consideriamo noi possa prendere una decisione del genere come fosse un capriccio o un ricatto?”.

Dalla Spagna emergono dettagli inquietanti sulla gestione del ct Vilda. Mundo Deportivo scrive che “i motivi principali siano legati ad un eccesso di controllo da parte dell’allenatore, a volte malsano e che si classificano addirittura come “dittatoriali”. Per fare qualche esempio – scrive sempre Mundo Deportivo, – Vilda ha costretto le giocatrici a tenere aperte le porte delle loro stanze fino a mezzanotte per controllare che fossero lì prima di andare a dormire, considerato un tentativo di violazione della privacy”.

Sempre sul giornale spagnolo si legge che “Il commissario tecnico controllava anche quando (le calciatrici) andavano a fare la spesa, al punto da verificare le loro borse e il loro contenuto e dovevano persino dire con chi avrebbero preso un caffè. Tutti i movimenti sono stati sempre soggetti a una stretta sorveglianza che ha fatto sentire le calciatrici imbarazzati in molte occasioni”.

Tali comportanti sarebbe tuttora applicati anche alle nazionali giovanili spagnole.

Una vicenda davvero assurda e incredibile che si unisce alla già situazione complessa che c’è in Spagna con la lotta tra la RFEF (Federcalcio) e la LPFF (La lega professionistica femminile) sul controllo del calcio femminile.

Pur essendo un movimento in grande crescita con tantissimi trionfi con le Nazionali giovanili e una generazione di calciatrici fenomeno, la Spagna a livello di nazionale non trova pace a meno di un anno dai Mondiali del 2023 dove la Roja per potenziale e ambizione punta a vincere il titolo iridato.

La Nazionale femminile ha avuto un unico allenatore, un solo selezionatore per 27 anni. In un’intervista di Veronica Boquete rilasciata in esclusiva a L Football, la giocatrice aveva parlato di questa situazione dicendo: “Eravamo in una situazione drastica. Dai Mondiali del Canada in poi, il calcio femminile in Spagna è cresciuto tantissimo. Parliamo di un allenatore che è stato sulla panchina della Spagna per 27 anni. Io per 14 anni ho avuto in Nazionale sempre lo stesso allenatore e da lui ho imparato solo cose che non si dovrebbero fare in campo”.

La calciatrice della Fiorentina ha aggiunto: “Se il calcio cambia e le persone rimangono ancorate a vecchi principi allora c’è un problema, non puoi crescere”.

Le calciatrici della Spagna hanno subito ricevuto il sostegno da parte di Megan Rapinoe, sempre attenta a questione che riguardano la sfera privata delle colleghe. Sui social l’americana ha scritto: “Avete una 16ª giocatrice che si schiera con voi dagli Stati Uniti”.

Il ct Vilda invece affida alla stampa alcune dichiarazioni dove si dice deluso e ferito e che quello che succede negli spogliatoi dovrebbe rimanere lì.

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