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Le parole di Alexia Putellas e Jonatan Giraldez alla vigilia della finale di Champions League femminile

“Se ci vogliamo vendicare del Lione? Certo che vogliamo farlo. Quando non riusciamo a battere una squadra vorremmo tornare a giocarci contro il più presto possibile”. Jonatan Giraldez, allenatore delle blaugrana, non fa pretattica e non si affida a parole di circostanza nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League all’Allianz Stadium di Torino (calcio d’inizio alle ore 19).

Al Barcellona non è andata ancora giù la finale persa con le francesi nel 2019. “Quello è un ricordo doloroso” ha ammesso il Pallone d’Oro Alexia Putellas, “è stato un boccone amaro da digerire però solo nel breve periodo, nel lungo è stata un’esperienza comunque positiva perché ci ha fatto capire a che livello eravamo e cosa ci mancava per arrivare al top. Abbiamo iniziato un ciclo con quella sconfitta e adesso sarebbe perfetto chiuderlo con una vittoria. Le francesi ci considerano le favorite? Non è importante e non aggiunge pressione, il bello del calcio è la sua imprevedibilità”.Su una cosa, però, francesi e spagnole sono d’accordo: quella di Torino sarà una finale tra le due squadre migliori d’Europa. “Non vi svelerò in anticipo quello che dirò alle mie calciatrici nello spogliatoio prima di scendere in campo, magari lo farò dopo il match”, ha detto il coach blaugrana, “la sfida si deciderà a centrocampo, noi vogliamo dominare quella parte del campo attraverso il possesso palla. La mia squadra è cresciuta tanto in questi anni e adesso è in grado di adattarsi a diverse tipologie di partite. Il Lione? Ha fatto tanto per l’intero movimento del calcio femminile, un po’ come noi, è una squadra solida con una struttura consolidata nelle singole. Anche se hanno cambiato alcune giocatrici hanno mantenuto la loro identità di gioco e adesso riescono a giocare a una velocità maggiore. Sappiamo che a volte preferiscono rinunciare ad avere il possesso palla per affidarsi al contropiede”.

L’asso nella manica delle blaugrana è Irene Paredes, per cinque anni nelle file del Paris Saint Germain. “In quelle stagioni ho giocato diverse volte contro il Lione”, ha raccontato il difensore spagnolo, “le conosco bene, anche in quei piccoli dettagli più difficili da individuare davanti a uno schermo. Di questi aspetti ne ho parlato con la squadra”. “Ho fatto tesoro delle sue indicazioni”, ha confermato Giraldez, “abbiamo avuto una settimana per preparare questa partita. Ne abbiamo approfittato per limare qualche difetto e migliorare qualche dettaglio, come si fa nelle occasioni importanti”.

A Barcellona la partita sarà visibile su diversi maxi schermi sparsi per la città. “Ci sono tante aspettative intorno alla squadra”, ha confermato Putellas, “sappiamo che in queste ore stanno arrivando tanti nostri tifosi in Italia. Cercheremo di fare tesoro di tutto questo entusiasmo e di trasformarlo in energia positiva. Cosa faccio di speciale come capitano? Assolutamente nulla. Se non ci fossi stata io, il Barcellona avrebbe comunque vinto tante partite. Abbiamo un gruppo di calciatrici molto competitivo ed è questo che fa davvero la differenza”.

Intanto Vivianne Miedema, il cui nome era stato più volte accostato al Barcellona, ha rinnovato il contratto con l’Arsenal. “Adesso non è il momento di pensare né a lei né ad altre calciatrici”, ha concluso Giraldez, “io mi ritengo un privilegiato ad allenare le mie ragazze. Il nostro obiettivo è essere migliori, ogni giorno”.

Tiziana Pikler

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