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Rita Guarino parla a 360° di calcio femminile. “Una CT sulla panchina dei maschi? I tempi non sono maturi”

Rita Guarino

L’allenatrice dell’Inter Rita Guarino è stata ospite del Festival “Femminile Plurale” ed è intervenuta in una diretta su YouTube con Marianna Aprile.

Guarino ha parla della crescita del calcio femminile con un parallelo tra il Mondiale del 99 disputato da lei e l’ultimo in Francia nel 2019. “Dagli anni in cui giocavo io ad oggi di passi in avanti ne sono stati fatti parecchi, c’è molta più responsabilità perché oggi il calcio femminile ha la fortuna di essere sempre più seguito, i media seguono la nazionale in giro per il mondo. Noi abbiamo avuto un grande evento, il Mondiale del 1999 negli Stati Uniti con la diretta Rai. Però andava di notte. Quando c’è il grande evento la stampa inizia a interessarsi, l’anno dopo ci fu un incremento delle tesserate”.

Parlando del livello del nostro calcio femminile Guarino ha detto: “Negli ultimi 4-5 anni il livello si è alzato parecchio, il campionato di Serie A è sempre più bello e con giocatrici di livello internazionale. La possibilità di allenarsi all’interno di un club professionistico cambia tanto. L’atleta di alto livello si allena 24 ore su 24. Il riposo, mangiare bene, la prevenzione, la cura medica sono tutte parte dell’allenamento. La cura del dettaglio fa la differenza. Avere uno staff che ti aiuta è fondamentale per alzare il livello e la piacevolezza di quel che si vede la domenica”.

Per Rita Guarino c’è una netta differenza a livello di tifo tra calcio maschile e femminile: “Io ho la grande fortuna di allenare nel calcio femminile, due anni fa allenavo la Juventus e abbiamo giocato una partita importante all’Allianz Stadium davanti a 39mila spettatori contro la Fiorentina. Una partita che valeva il campionato. Ho visto famiglie, bambini, uomini e donne. Ma soprattutto tifosi di una squadra e dell’altra che si alzavano assieme per la ola. Questo è il messaggio più alto che può portare il calcio femminile. Io ho sempre vissuto questo tipo di pubblico, che sostiene e non tifa contro”.

Alla domanda se mai ci sarà una CT donna sulla panchina della nazionale maschile la coach nerazzurra ha detto: “Prima di arrivarci bisognerebbe cominciare ad allenare qualche club professionistico. Non credo che i tempi siano maturi, troppe poche donne allenano. Il primo passo è dare opportunità alle donne di pensare al loro futuro all’interno di questo sport”.

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