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Intervista esclusiva a Jelena Marenić: “Chievo grande progetto. A Sassari ho dato il cuore”

Jelena Marenić

Jelena Marenić ha sempre avuto un debole per le sfide. Centravanti di nazionalità serba, classe 1991, Marenić è da pochi mesi una nuova calciatrice del Chievo Verona Women. Gioca in Serie B, categoria che si era conquistata a suon di gol (20) realizzati in Serie C con la sua vecchia maglia della Sassari Torres. I tre anni in Sardegna Marenić non li ha certo dimenticati e sarà per lei una grande emozione affrontare domenica pomeriggio quella Torres, con cui ha vissuto grandi gioie emozioni. Per l’occasione, abbiamo ascoltato le sensazioni della bomber in vista della sfida al suo recente passato:

Jelena, da appena due mesi vesti la maglia del Chievo Verona. Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta del club gialloblù?

“Penso fosse arrivato il momento di una nuova sfida e qui ho trovato un progetto stimolante e un bellissimo ambiente”.

Prima partita di campionato contro la Pro Sesto e subito un gol bellissimo e decisivo. Quali sensazioni hai provato in quel momento?

“Per me è più importante il risultato di squadra di quello personale, però sono molto felice di aver iniziato bene con il gol e con tre punti importanti”.

Una vittoria ed un pareggio nel derby. Come giudichi questo inizio di campionato? Credi che il Chievo possa puntare veramente in alto quest’anno?

“Mi dispiace per il pareggio perché penso meritassimo di più considerata la prestazione. Penso di essere in una buona squadra e daremo sempre il massimo, i conti li faremo alla fine!”.

Domenica affronterete in casa la Torres, squadra nella quale hai giocato gli ultimi tre anni e che hai trascinato in Serie B con i tuoi gol. Che emozioni proverai a rivedere la tua ex squadra? In particolare, quali ricordi conservi della tua esperienza in Sardegna?

“Affrontare la squadra in cui ho giocato e dato il cuore per tre anni sarà sicuramente molto emozionante. Conservo tanti bei ricordi di quegli anni, ho conosciuto tante bellissime persone e calcisticamente ho avuto delle belle soddisfazioni sia personali, come i 20 gol stagionali, che di squadra, come la vittoria del campionato”.

In estate abbiamo intervistato Maria Grazia Ladu, una persona per te molto importante. Parlando di te, si è detta molto dispiaciuta del tuo addio, ma ha aggiunto che il vostro rapporto non si è certo interrotto. Vi sentite ancora spesso? Che sensazione proverai nell’affrontarvi stavolta da avversarie?

“Sì, è una persona molto importante per me! Non è solo mia amica, è anche la mia madrina e la amo tantissimo! Nonostante la distanza continuiamo a sentirci sempre. Non vedo l’ora di rincontrarla dal vivo, ma ovviamente in campo è un’altra cosa e conoscendola so che per lei sarà lo stesso”.

Facendo un altro salto nel passato, tra le tue avventure in Serbia hai anche giocato in Champions League. Cosa significa scendere in campo per una competizione così importante?

“La Champions è il sogno di ogni giocatrice. Giochi contro le migliori al mondo e le emozioni sono indescrivibili. Poi beh, io sono fortunata ad aver segnato 4 gol in una sola partita!” (ride, ndr).

Sapresti dirci, più in generale, quali sono state le persone più importanti nel consigliarti e sapere svoltare la tua carriera?

“La persona che mi ha insegnato quasi tutto ciò che so sul calcio è mio fratello e poi sicuramente mio padre da cui ho preso il talento e che ha sempre creduto in me e so che ora mi segue dall’alto. Adesso invece il mio più grande fan sicuramente è il mio nipotino Danilo!”.

Cosa fa Jelena fuori dal campo? Come si vede nel suo futuro prossimo? Sappiamo ad esempio che parli quattro lingue, certo non un fatto da poco.

“Sono una ragazza semplice, mi piace rilassarmi e ascoltare musica. Per ora penso di giocare ancora molti anni, finché il fisico me lo permette. Dopo mi piacerebbe sicuramente restare nel calcio come allenatrice”.

Manfredi Maria Tuttoilmondo
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