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La FIFA pensa ai Mondiali femminili ogni due anni. Ellis: “Aperta a tutto per la crescita”

La carriera di Jill Ellis tra le fila dirigenziali del calcio femminile è in continua ascesa. Dopo essere stata nominata Presidente del nuovo club di NWSL con sede a San Diego, Ellis scala anche le gerarchie della FIFA. L’organizzazione guidata da Gianni Infantino ha scelto l’ex coach della Nazionale statunitense femminile come leader del Technical Advisory Group per il futuro del calcio femminile.

E tra i primi punti all’ordine del giorno per Jill Ellis nel suo nuovo ruolo vi è la proposta di Arsene Wenger di rendere biennali i Mondiali di calcio maschile.

Inevitabilmente, l’idea si è riflessa anche sulla controparte calcistica femminile, per cui le competizioni mondiali sono sempre state motivo di crescita e sviluppo. Proprio per questa ragione principale, Ellis ha dichiarato di essere aperta alla possibilità di dimezzare la distanza temporale tra le edizioni dei Mondiali di calcio femminile.

Vincitrice da allenatrice della Uswnt di ben due Coppe del Mondo, nel 2015 e nel 2019, Jill Ellis conosce bene l’impatto positivo che la conquista di un trofeo così prestigioso comporta nella nazione trionfante. Gli stessi Stati Uniti hanno vissuto la prima grande esplosione mediatica nel calcio femminile proprio dopo la conquista della seconda Coppa del Mondo nel 1999. L’intera realtà sportiva di riferimento ha presentato una crescita esponenziale globale in seguito all’incredibile successo dei Mondiali di Francia nel 2019.

È una piattaforma con una grande portata ed è stata strumentale per la crescita del gioco. Sono consapevole da alcuni anni ormai dell’idea dei Mondiali biennali.”, ha ammesso Ellis quando interrogata sulla questione. “E ciò che posso dire per ora è che sono aperta a tutto, ogni iniziativa e ogni prospettiva che possa far crescere il panorama. Lo prenderò in considerazione ma voglio saperne di più a riguardo”, ha concluso l’ex allenatrice.

L’intervallo tra i Campionati Mondiali non è però al momento l’unica preoccupazione per il calcio femminile. La coach del Chelsea Women Emma Hayes ha infatti recentemente ribadito l’importanza dell’introduzione della moderna tecnologia nelle diverse leghe. La presenza del VAR nei campionati femminili migliorerebbe il livello di professionismo nelle competizioni nazionali. Una necessità che Jill Ellis condivide pienamente, ribadendo la richiesta di rendere disponibili le tecnologie presenti nel calcio maschile anche in quello femminile.

L’idea dei Mondiali disputati ogni due anni è al momento ancora solo argomento di discussione. Legittima è la preoccupazione che l’impegno mastodontico previsto per la preparazione della competizione possa danneggiare il percorso delle squadre di club e causare un sovraccarico generale sullo sforzo richiesto alle giocatrici.

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