Il Providence Park prende vita nel primo pomeriggio di Sabato 8 Maggio a Portland e brilla di luce propria per la finale di Challenge Cup tra Portland Thorns e NJ/NY Gotham FC.

La squadra di casa vanta una formazione d’assalto, impostata sulle colonne della Nazionale Femminile Statunitense e sulla leadership indiscussa di Christine Sinclair. Gotham porta con sé una storia di rinascita e un gruppo eterogeneo di giovani talenti e giocatrici di esperienza. Parte titolare Allie Long come centrocampista difensiva.

L’assedio del Portland Thorns è immediato. Il centrocampo della squadra di Mark Parsons è solido e dinamico, rafforzato dalle risalite prepotenti e rapide di Meghan Klingenberg e Natalia Kuikka, imponente nei duelli uno contro uno. Ma è Christine Sinclair a dominare la zona offensiva in qualsiasi posizione. Recuperando con prontezza un pallone che Carli Lloyd si lascia sfuggire con insolita debolezza, Sinclair si invola verso l’area e giunta al limite libera un tiro preciso e astuto che curva la traiettoria e aggira DiDi Haracic, entrando in rete.

Il gol non scuote Gotham ma galvanizza le Thorns. Sophia Smith e Simone Charley danno libero sfogo alla velocità e agli inserimenti propositivi ma Haracic nega la rete a entrambe. La formazione di Freya Coombe non trova spazi, le maglie del Portland sono compatte e ben organizzate mentre i movimenti di Gotham appaiono lenti e poco incisivi. Lloyd non entra in partita come sa fare e tocca a Jennifer Cudjoe provare a far allungare la squadra mentre Midge Purce e Paige Monaghan tentano rapide ma timide incursioni.

Al 38′ Simone Charley conquista un calcio di punizione a pochi metri dall’area di rigore e Lindsey Horan sale in cattedra con un tiro potente e mirato tipico del suo arsenale ma il pallone si infrange sul palo interno e dopo aver percorso la linea di porta viene gestito dalla backline di Gotham.

Con 11 tiri contro 2, il Portland Thorns chiude il primo tempo con solo un gol all’attivo ma con una prestazione assoluta.

Ma nel secondo tempo la storia cambia registro. La partita si infiamma, è una finale e come tale si presenta. Lloyd rientra in campo recuperando la sua identità e il cambiamento si nota immediatamente. Più attiva a centrocampo dove imposta bene per Monaghan davanti e più presente e sicura nella sua posizione ideale di striker, Lloyd prende sulle spalle la squadra, sempre sostenuta dalla costanza di Purce. E dopo una costruzione ordinata di Allie Long, Imany Dorsey serve un cross perfetto per Lloyd in area che di testa supera Becky Sauerbrunn e inganna Adrianna Franch.

Il pareggio porta Parsons ad effettuare i primi cambi: entrano Christen Westphal e Rocky Rodriguez per Kuikka e Angela Salem.

Il Gotham adesso spaventa, è propositivo, è organizzato, si presenta a Franch come non era successo nel primo tempo. Lloyd e Monaghan ci riprovano ma senza successo. Il Portland non si arrende ma Charley e Smith non hanno fortuna, mentre Mandy Freeman evita un gol già fatto salvando sulla linea.

Ma la minaccia maggiore del Portland si chiama ancora Christine Sinclair e diventa l’incubo di Haracic, migliore in campo per Gotham, che decide di restituire il favore respingendo una delle più chiare occasioni da gol della partita, una parata da cinepresa.

Negli ultimi minuti regolamentari, Charley trova la rete ma anche il fuorigioco mentre Ifeoma Onumonu fa tremare il Portland con un colpo di testa a pochi passi dalla porta al 93esimo. Diversamente da quanto il primo tempo aveva suggerito, la gara termina in parità e le sorti della finale vengono affidate ai calci di rigore.

Allie Long corona l’ottima gara mettendo a segno il primo rigore, Sinclair e Lloyd completano una sfida individuale interna non fallendo dal dischetto. È invece Meghan Klingenberg, una delle migliori in assoluto per il Portland per tutto il torneo, a fallire la battuta dagli 11 metri ma esattamente la stessa realizzazione aspetta anche Jennifer Cudjoe che esegue uno splendido rigore ma colpisce l’angolo destro tra palo e traversa. Non ci sono più errori nella sequenza successiva, con Lindsey Horan, Rocky Rodriguez, Becky Sauerbrunn e Crystal Dunn per il Portland e Mandy Freeman, Onumonu ed Evelyne Viens per Gotham. Ma quando Nahomi Kawasumi arriva sul dischetto, AD Franch decide di ufficializzare il suo ritorno dall’infortunio e lasciare la sua impronta sulla Challenge Cup. Franch si distende e con una mano aperta e alta respinge il pallone e chiude la porta a Kawasumi.

E dopo il gol della vittoria contro il North Carolina Courage nella prima edizione di Challenge Cup nel 2020, Morgan Weaver chiude anche questo torneo mettendo a segno l’ultimo rigore che incorona le Thorns campionesse.

In una partita dai due volti inaspettati, il Portland Thorns trionfa come da previsione, con giustizia considerato il livello del calcio giocato, ma non senza ostacoli. NJ/NY Gotham FC ha dimostrato infatti nel secondo tempo tutto il potenziale di una squadra rinata che può far male a ogni avversario e merita un posto tra le grandi.

E adesso c’è una sola settimana di pausa prima dell’inizio della stagione regolamentare di NWSL, in cui alcune squadre potranno apparire diverse e rafforzate rispetto al roster portato in scena in Challenge Cup. E se il torneo è stato una corsa di 100 metri, il campionato sarà una maratona che rivelerà con schiettezza i punti di forza e le debolezze di tutte le dieci squadre che si daranno battaglia. La NWSL sta ricominciando e questa volta è qui per restare.

Rita Ricchiuti

Leggi anche