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La grande rincorsa del Barcellona femminile

Quando, nell’estate del 2006, la dirigenza del Barcellona chiese a Xavi Llorens di prendere il testimone di Natalia Astrain nella direzione della squadra femminile, nessuno si sarebbe aspettato che il tecnico classe 1958 avrebbe potuto dare il la a un’autentica rivoluzione. Colui che aveva giocato a calcio a cinque e si era specializzato nel coltivare giovani talenti arrivava a coprire un nuovo incarico per poter cambiare radicalmente le cose. Proprio lui, che aveva avuto alle sue dipendenze un giovanissimo Lionel Messi, era l’incaricato di dare nuova linfa a un settore del club ancora poco sviluppato. Quindici anni dopo la sua irruzione, la vittoria del club catalano nella Women’s Champions League ha comprovato la bontà di quella scelta. 

Oggigiorno il Barça femminile è senza dubbio una delle grandi potenze del calcio europeo, come dimostra non solo il titolo di campione d’Europa appena conquistato a Goteborg, ma anche la sua rosa piena di elementi di altissimo livello. Tra tutte spiccano l’attaccante olandese Lieke Martens e quella norvegese Caroline Graham Hansen, la cui nazionale è una delle candidate al prossimo titolo europeo secondo le principali quote delle scommesse sportive disponibili attualmente online. Grazie a queste due giocatrici, tra le più pagate del panorama europeo, il Barcellona femminile è riuscito a effettuare un netto miglioramento a livello continentale. Dopo aver vinto praticamente tutto in ambito spagnolo trionfando in varie edizioni del campionato e della coppa nazionale, la squadra blaugrana aveva bisogno di una netta conferma in campo europeo. Questa conferma è arrivata puntando nettamente nella stagione 2020-21 proprio sulla Champions, il trofeo che avrebbe certificato il dominio del Barça in senso assoluto.

Il tutto è arrivato, tra l’altro, in un’annata nefasta per la squadra maschile, la quale nonostante abbia trionfato in Coppa del Re si è vista relegata al terzo posto del campionato e non è riuscita ad andare oltre gli ottavi di finale di Champions League. Parliamo, dunque, di una rivincita anche dal punto di vista sociale da parte della squadra femminile del club catalano, una realtà che negli ultimi vent’anni si era fatta notare soprattutto per il valore della propria squadra di calcio maschile. Fino a pochi anni fa, infatti, le ragazze del Barça femminile dovevano utilizzare le maglie che la squadra maschile aveva indossato durante l’annata precedente, e molte di esse non avevano un contratto adeguato al loro rendimento.

Dopo la prima svolta attraverso l’opera di Xavi Llorens, il grande pioniere in questo ambito, l’arrivo di Fran Sanchez nell’estate del 2017 ha permesso alle ragazze blaugrana di trovare l’ultimo grande impulso verso l’alto, superando le aspettative. Dopo la terribile sconfitta per 4-1 nella finale di Champions nel maggio del 2019, un patto è stato stretto tra le capitane Vicky Losada e Marta Torrejón e il tecnico: si sarebbe lavorato duramente per migliorare la condizione fisica. E così è stato, fino alla grande vittoria del primo titolo europeo di sempre. Un titolo che porta così lustro e gloria a un Barça che da oggi è anche delle ragazze.

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