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In Spagna il calcio femminile è ufficialmente professionistico

Alia Guagni Atletico Madrid

Dalla stagione 2021/22, il campionato spagnolo di calcio femminile di Primera e Segunda Division ( serie A e B per intenderci) saranno ufficialmente professionistici.
L’annuncio è stato dato direttamente dalla Presidente uscente del Consiglio Superiore dello Sport – Consejo Superior de Deportes – Irene Lozano, la quale ha voluto fortemente questo passaggio, dopo l’annuncio del Governo nel settembre 2020 che si era impegnato a garantire la professionalizzazione del calcio femminile.

Attualmente infatti è considerato ancora dilettantistico, nonostante l’inquadramento delle calciatrici come professioniste.

In Spagna lo sport è organizzato dal Governo attraverso il Consejo Superior de Deportes – CSD che è anche l’unico organo deputato a stabilire la classificazione di una competizione come professionale in base all’ottenimento e al mantenimento di tre caratteristiche :

  • Professionale e lavorativa: ci deve essere un vincolo professionistico tra Club e Sportivo
  • Materiale : la competizione deve avere una importanza a livello nazionale
  • Economica : la competizione deve avere una rilevanza economica

Il primo passo è stato fatto però dalla Federazione che ha modificato il proprio statuto, decisione poi ratificata da CSD, permettendo così il nuovo inquadramento.

A seguito del riconoscimento e della creazione di una lega professionistica verrà creato anche un Comitato – Comités Profesionalizados – che rappresenterà tutti i Club che partecipano ai campionati professionistici con il fine di gestire le competizioni ed i rapporti con la Federazione.

Oltre all’inquadramento giuridico che attiene al rapporto tra Club e Tesserate, fondamentale saranno anche i requisiti che gli stessi Club dovranno avere per poter essere ammessi ai campionati.
Infatti il CSD vuole che sia garantito anche il livello professionistico dei tecnici e dirigenti.
Oltre a questo, per ottenere la licenza i Club dovranno soddisfare alcuni requisiti fiscali e amministrativi.

Una svolta molto importante per il calcio femminile che grazie alla sua crescita costante è riuscito a soddisfare gli altri due requisiti, dopo quello giuslavoristico con la firma del Convenio Collectivo (accordo collettivo) ottenendo così finalmente la professionalizzazione del movimento.

A livello più pratico, il nome scelto per il primo campionato professionistico di Primera Divisione è quello di Liga Ellas, e saranno 16 le squadre partecipanti ( contro le 18 del campionato in corsa).

Per quanto riguarda i diritti sponsorizzativi e audiovisivi saranno commercializzati in modo indipendente da un advisor ancora da definire (senza dubbio pero prima c’è da risolvere la questione per la quale ben 13 Club di Primera hanno fino al 30 giugno 2022 un contratto con Mediapro per i diritti tv)

Molto probabilmente sarà anche modificato l’accordo collettivo, con un aumento del minimo sindacale previsto al momento.
L’idea però è quello di introdurre un salario minimo che aumenti progressivamente in modo che sia un costo sopportabile dai Club.

L’ultima novità, connessa alla nuova Liga, è la creazione di una Fondazione che avrà la funzione di implementare la funzione sociale del calcio.

Il CSD gestirà e traghetterà la Liga Ellas fino al 2024 quando il controllo passerà alla Federazione, con l’auspicio che possa essere un “prodotto” consolidato e sostenibile.

Sara Messina
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