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Kosovare Asllani, calciatrice simbolo del Real Madrid, è già nella storia del club

Kosovare Asllani è stato il primo acquisto ufficiale del Real Madrid e la calciatrice che ha segnato il primo gol della storia del club

“Indovinate cosa ho comprato oggi a Madrid? La maglia più bella del mondo! #RealMadrid” Era il 2012 quando Kosovare Asllani scriveva sui social queste parole, accompagnate da una foto con indosso la maglia del Real Madrid e alle sue spalle un cartellone pubblicitario del club della capitale.

Otto anni più tardi con quella maglia Asllani ha scritto una pagina importantissima nella storia del Real Madrid: domenica 11 ottobre 2020 in Valencia-Real Madrid (1-1) ha segnato il primo gol in assoluto della storia del club madrileno, con un colpo di testa al minuto 22.

Chi poteva segnare il primo gol della storia del Real Madrid Femenino se non Kosovare Asllani, il primo acquisto delle Galacticas?

Il 18 luglio 2019 aveva annunciato così sui social il proprio arrivo a Madrid: “Orgogliosa di annunciare che sarò il primo acquisto ufficiale per il Real Madrid/CD Tacon. Felice di scrivere la storia, di aiutare a costruire ed essere parte di questa squadra dall’inizio. Sarà un sogno indossare la più bella maglia del mondo dall’inizio della prossima stagione. HALA MADRID”.

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Nel 2019 l’attaccante svedese, aveva contribuito alla conquista del terzo posto della Svezia al mondiale in Francia con 2 assist e 3 gol sui 12 gol totali segnati dalle gialloblù e sarebbe poi arrivata 16esima nella classifica del Pallone d’Oro di quell’anno, ma ha fortemente voluto il Real Madrid.

“Probabilmente avrei potuto giocare la Champions League, avrei potuto combattere per i titoli, ma questa è stata un’opportunità unica per costruire una squadra da zero ed essere uno dei pilastri di quella che, nel lungo periodo, sarà una squadra di grande successo” aveva dichiarato in un’intervista al The Telegraph.

Il suo primo anno con la maglia del Real Madrid/Tacon la giocatrice classe ’89 ha fatto registrare 5 gol e un assist in 17 partite (15 giocate da titolare). Prestazioni che sono bastate ai tifosi per soprannominarla “la Regina di Madrid”.

A Madrid Asllani ha portato non solo entusiasmo ai tifosi, ma anche e soprattutto quell’esperienza internazionale che serviva a una squadra che doveva iniziare da zero.

Prima di arrivare in Spagna, infatti, Asllani ha giocato negli Usa (Chicago Red Stars), in Francia (PSG) e in Inghilterra (Manchester City), oltre che in patria, vincendo 2 campionati svedesi, 2 Coppe di Svezia e una Supercoppa di Svezia con il Linkoping, un campionato inglese e una Continental Cup con il Manchester City. con il PSG ha raggiunto una finale di Champions, persa 2-1 contro il Francoforte.

Oltre al già citato bronzo al Mondiale 2019, in cui ha segnato proprio uno dei 2 gol con cui le scandinave hanno battuto 2-1 l’Inghilterra nella finale per il terzo posto, con la Svezia ha vinto un bronzo nel 2013 all’Europeo in casa e, soprattutto, l’argento olimpico a Rio 2016. Nel giro della nazionale maggiori dal 2008, con 142 presenze e 37 gol è ormai da tempo una delle colonne portanti della squadra.

Spesso definita “la Zlatan femminile” e paragonata proprio a Zlatan Ibrahimović per le origini balcaniche di entrambi, ma anche per altri motivi, come l’aver giocato al PSG, l’aver avuto come idolo Ronaldo il Fenomeno durante l’infanzia e l’avere un campo e una stata dedicate, in realtà in campo ricoprono ruoli piuttosto diversi.

Pur indossando il numero 9 sia al Real che in nazionale, infatti, Asllani non è un vero e proprio numero 9. Nel corso della sua carriera ha giocato in diversi ruoli dal centrocampo in su. Nella stagione 2019-20 con la maglia del Readl Madrid/Tacon ha giocato in coppia con la connazionale Sofia Jakobsson nel 4-4-2, mentre nelle prime uscite di quest’anno è stata impiegata come esterno alto nel 4-3-3.

In nazionale la sua posizione in campo è cambiata nel tempo. Alle Olimpiadi di Rio aveva giocato da centrocampista sia nel 4-3-3 che nel 4-5-1. Di recente qualche volta ha giocato esterno nel 4-4-3, ma molto più spesso gioca come trequartista nel 4-2-3-1, come avvenuto ai mondiali in Francia, anche se in fase di non possesso si trasformava in un 4-4-2 in cui Asllani si affiancava a Stina Blackstenius in attacco.

Proprio alcune statistiche di Asllani agli ultimi mondiali, elaborate da StatsBomb, dimostrano l’importanza della numero 9, al di là dei gol. L’attaccante di origini kosovare, infatti, è stata la giocatrice svedese più cercata dalle proprie compagne: durante il mondiale Asllani era il destinatario di 339 passaggi, di cui 59 sotto pressione dell’avversaria.

Inoltre, è stata la svedese che ha subito più falli (19, ovvero 14 in più di ogni altra compagna), a dimostrazione delle sue capacità di protezione della palla per far salire la squadra, e ha avuto una media di 4,03 occasioni create a partita.

Giocatrice dotata di grande velocità e accelerazione, un tratto distintivo del suo stile di gioco è la corsa palla al piede. Elemento di una certa importanza, considerando che molto spesso la nazionale scandinava contro avversarie più quotate si chiude in difesa per giocare in ripartenza (una strategia che permise alla Svezia di Pia Sundhage di raggiungere la finale olimpia nel 2016, sconfiggendo ai rigori le campionesse del mondo in carica e campionesse olimpiche uscenti degli Usa ai quarti, e poi, in semifinale, le padrone di casa del Brasile).

Importante in campo, ma forse ancora di più fuori. In Svezia, infatti, Asllani è un vero e proprio modello di riferimento per moltissime bambine e ragazzine, soprattutto quelle di origine straniera. Da sempre orgogliosa delle sue origini kosovare, Asllani è una delle giocatrici svedesi più impegnate nella lotta contro il razzismo e in favore della parità di genere.

E proprio su queste basi a Vimmerby, nel quartiere di Bullerbyn, nel 2018 è nato l’Asllani Court, un campo da calcio che sorge proprio dove l’ex Linkoping ha dato i primi calci al pallone. “[Il campo] si trova dove vivono molte persone con background straniero” aveva detto la 31enne parlando dell’Asllani Court “Ora il campo è un luogo dove le giovani ragazze possono anche pensare di avere opportunità per realizzare i loro sogni”.

Alle porte dell’Asllani Court si trova anche la statua dell’ex PSG a grandezza naturale che era stata costruita prima dei mondiali 2019 nell’ambito dell’iniziativa Football Forevher lanciata dalla federazione svedese e da Coca-Cola. Asllani era stata una delle 4 giocatrici gialloblù omaggiate con una statua in quanto “fonte di ispirazione per le ragazze e le giovani donne”.

“Noi di Vimmerby siamo molto orgogliosi di questo posto [l’Asllani Court] e capisco che lo sia anche lei” aveva detto Stefan Bragsjö, presidente del Vimmerby IF, primo club di Asllani, che la definisce come “un modello molto positivo”, una persona “molto con i piedi per terra e genuina” e “che crea sogni”. Il Vimmerby IF ha investito un milione di dollari nella costruzione dell’Asllani Court.

“È un modello per noi del club, un modello per tutta la Svezia e anche in Europa” aveva detto di Asllani Budo Eriksson, a lungo presidente del Vimmerby e ora membro del consiglio di amministrazione “Malmö e Rosengård hanno il loro Zlatan Court e noi avremo l’Asllani Court”.

Martina Pozzoli
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