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Da Agata 1 alla promozione in Serie A: il progetto vincente della San Marino Academy

La chiusura del campionato di Serie A decretata dal consiglio federale ha permesso di stilare i verdetti definitivi sulla stagione calcistica 2019-2020.
La classifica della serie B vedeva il Napoli primo, seguito da Lazio e San Marino Academy, con le romane che avevano disputato però una partita in più. L’algoritmo ha sparigliato le carte e premiato le ragazze del Titano per un pugno di centesimi.

San Marino Academy conquista così la prima storica promozione nella serie A, compiendo il doppio salto dalla serie C alla serie A in due anni. Un giusto premio per l’annata straordinaria delle Titane, che erano in testa alla classifica alla fine del girone di andata. Primato perso nella doppia sconfitta con gli scontri al vertice contro Napoli e Lazio.

Raffaella Barbieri si laurea capocannoniere della serie B, a ulteriore prova della fantastica stagione sanmarinese.

Il calcio femminile a San Marino nasce fra gli anni ’80 e ’90, ma è soltanto a partire dalla metà degli anni 2000 che all’ombra del Titano si inizia a sognare in grande. Nella stagione 2004-05 il San Marino partecipa per la prima volta al campionato di serie D e da allora, anno dopo anno, ha iniziato un lungo processo di crescita.

Un progetto che ha visto anno dopo anno l’aggiunta di diversi tasselli. La conquista stabile della serie C; la creazione del settore giovanile con le squadre under 10 e under 8 che vanno ad affiancare la squadra giovanissime; infine nel 2015-16 la nascita della formazione primavera.

Le squadre giovanili sono inserite nel più ampio “Progetto C.E.F. (cultura, educazione, formazione)”: un programma in 11 punti sviluppato grazie al contributo degli educatori dello sport di base, che ruota attorno al concetto di formazione possibile attraverso il calcio.

La federazione di San Marino pensa in grande e culla il sogno futuro di una nazionale femminile di calcio, nonostante il ristretto bacino di utenza. Per questo nel 2012 ha lanciato il progetto “Agata 1”, che ha sin da subito destato l’interesse e il favore della Uefa.

Oggi a distanza di 15 anni dall’esordio in serie D, il calcio femminile sanmarinese può brindare finalmente alla Serie A, con la segreta ambizione di non essere solo una comparsa.

Paolo Di Padua
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