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Stephanie Ohrstrom: “In futuro farò l’allenatrice o la scrittrice”

Il portiere viola Stephanie Ohrsrom si è raccontata in una diretta Instagram sui canali social della Fiorentina Women. Queste le sue dichiarazioni.

Stephanie Ohrstrom esordisce raccontando: “Almeno ora possiamo uscire. Sono libera. Stare chiusa in casa è stato triste. Per fortuna c’era Mojito il mio cane. In Svezia non abbiamo molto sole quindi soffrivo qui a Firenze durante questo periodo ogni volta guardando il sole e non potendo uscire. Stiamo continuando gli allenamenti come si può. Due volte a settimana ci alleniamo con la squadra. I restanti tre giorni vado a correre con De Vanna che abita qui vicino. Fa ridere vedere un attaccante che corre con un portiere che la insegue (ride ndr). La cosa complicata è la testa. Non sai quando puoi ricominciare. Mi manca la squadra, gli allenamenti. A marzo sarebbe dovuta venire la mia famiglia che non vedo da dicembre, mi mancano tanto. “

Mi manca la mia famiglia. A settembre diventerò zia quindi non vedo l’ora di poter vedere mia sorella con il pancione. Mia mamma sta studiando italiano, fa vari corsi. Studia anche la cucina italiana, spesso mi fa ridere ma mi piace che si stia sforzando per interagire con le persone quando viene qua. Mio papà mangia poco, il giusto per sopravvivere. Ha imparato a mangiare la pizza qua in Italia. Loro sono come me, amano molto il sole quindi sperano sempre di venire qui e vedere il sole. I primi anni che ero a Verona quando arrivavano loro pioveva sempre, era incredibile.” prosegue la numero 87 viola.

Il portiere della Fiorentina racconta: Il mio posto preferito di Firenze è il campo (ride ndr). In realtà mi piace molto andare a Fiesole a godermi la vista. Io e Mojito però camminiamo spesso sul Lung’Arno e lui si butta dentro. Non ho mai avuto un vero e proprio idolo ma mi piace guardare i portieri che hanno una bella tecnica. Quelli che fanno cose semplici ma tecnicamente perfette. Mi è sempre piaciuto Buffon.”

Della Svezia mi è rimasta l’organizzazione. Faccio mille liste, se mi sento stressata mi metto a farle per tranquillizzarmi. Sono molto precisa. Tipico italiano invece parlo molto di più di quanto facessi in passato. Ho imparato anche a gesticolare infatti quando torno in Svezia mi prendono in giro.”

Ohrstrom racconta un curioso aneddoto: Quando sono arrivata a Firenze mi ricordo benissimo la prima settimana, ero stremata. Arrivavo da un infortunio, mi ero rotta il piede. Mi sono trovata subito a lavorare parecchio. Sono tornata in forma abbastanza veloce con quegli allenamenti. Ho trovato subito grandi stimoli ed una squadra che voleva puntare in alto. Abbiamo sempre seguito il preparatore dei portieri Nicola. Vogliamo sempre migliorare nei dettagli. Quando prendo gol mi da sempre fastidio. Al mio arrivo in Italia ho parato diversi rigori. Ora non succede da un po’. Cerco sempre di disturbare l’avversaria che calcia, di leggere come si muove con il corpo e come mette il piede.”

Ohrstrom allena i piccoli portieri e racconta: “Al liceo in Svezia puoi avere una materia a scelta che è calcio, per tanti anni ho fatto il preparatore dei portieri nel liceo. Arrivata a Firenze allenavo i bambini insieme a Nicola il mio attuale preparatore. Ero abituata ad allenare portieri più grandi, non è la stessa cosa, ho imparato tante cose in questi anni. Non avevo mai allenato bambini che non sono mai stati portieri. Ora alleno le bambine della Fiorentina. Cerco sempre di dare dimostrazioni pratiche di quello che insegno. Vorrei imparare questo percorso per un futuro più lontano.”

“Credo e spero di poter avere ancora anni a disposizione. Ho esperienza ora e me ne rendo conto. Vorrei rimanere in ambito sportivo, allenare. Sarà importante prepararsi al meglio. Ho scritto un libro recentemente, magari potrei fare la scrittrice. Pensavo di farlo da molti anni, già quando ero a Verona. Avevo un po’ paura perchè era una cosa nuova, alla fine ho avuto il coraggio e quando ho avuto il libro tra le mani è stata una bella sensazione. conclude Ohrstrom.

Miriana Cardinale
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