I tre colossi del movimento calcistico femminile continueranno a garantire importanti investimenti
Nonostante la crisi economica causata dal Covid-19 i tre colossi hanno deciso di non far mancare il loro supporto a favore del calcio femminile.
In questo momento era fondamentale una volontà forte da parte dei maggiori sponsor di continuare a credere nello sviluppo del calcio femminile.
Volontà dichiarata dai maggiori dirigenti di Budweiser, Coca-Cola e VISA, i quali hanno fatto sapere che l’emergenza sanitaria non cambierà il loro livello di sponsorizzazione.
Budweiser, sponsor della Nazionale inglese femminile e della National Women’s Soccer League, si è esposta attraverso le parole di Amar Singh.
Non ci saranno “grandi cambiamenti” in termini economici e contrattuali, il sostegno dell’azienda allo sport femminile non subirà riduzioni.
La Head of Football Content & Strategy di Budweiser sottolinea come la crescita del calcio femminile seppur ormai un dato di fatto è esposta al rischio di perdere entrate finanziarie, in quanto molti sponsor potrebbero rivedere i loro accordi commerciali.
“Ci vorrà tempo prima che il calcio possa tornare a ciò che era. Per questo il nostro impegno deve essere proiettato al lungo periodo. Non possiamo correre il rischio di perdere un’intera generazione di atlete a causa della pandemia”, questa la chiosa di Singh.
Coca-Cola, sponsor della Nazionale femminile degli Stati Uniti e partner FIFA, viaggia sulla stessa lunghezza d’onda.
James Williams, Vice-President Olympics Assets and Experiential Marketing, ha affermato che Coca-Cola manterrà le promesse economiche fatte al calcio femminile.
“E’ stato fantastico vedere il grado di investimento nello sport femminile negli ultimi due anni; insieme abbiamo raggiunto un grande livello di visibilità. Quello che ci spinge oltre è che la strada da percorrere è ancora lunga”, ha detto Williams.
Anche VISA si schiera accanto al calcio femminile e delle calciatrici.
Chris Curtin, Chief Brand & Innovation Marketing Officer VISA, testimonia come l’investimento nei confronti delle giocatrici era equilibrato prima della pandemia e lo sarà anche dopo.
Il rischio è quello che una diminuzione delle sponsorizzazioni porterebbe delle lacune economiche difficili da colmare.
Le parole al miele dei tre sponsor maggiori permettono però di continuare a guardare al futuro prossimo con maggiore consapevolezza e sicurezza.
Federica Iannucci
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