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Valentina Giacinti: “Dedichiamo la nostra vita allo sport, non essere professioniste è assurdo”

Il capitano del Milan Valentina Giacinti si è raccontata in una diretta Instagram con la pallavolista Valentina Diouf, ripercorrendo i momenti chiave della carriera, ma anche parlando di se fuori dal campo.

La rossonera inizia raccontando: La quarantena sta andando bene, è un po’ sofferta perchè mi manca tantissimo correre e sfogarmi. Faccio un po’ di allenamenti in casa, per il fisico, tecnicamente purtroppo non posso fare molto in casa.”

Ora penso solo al calcio, ma mi piacerebbe avere una famiglia e poter avere un’attivita mia per esempio un bar, magari facendomi aiutare da mio fratello. Quando avevo 18 anni volevo diventare una tatuatrice, ho provato a tatuare mio fratello che aveva 16 anni (ride ndr), ho provato a fargli una coccinella ma dopo una settimana è sparito non so perchè. Ho poi provato a fargli un altro tatuaggio ed era il fungo di Super Mario, gli ho fatto malissimo però gli è rimasto ancora oggi.” racconta divertita la numero 9 rossonera.

In questo periodo di emergenza per le atlete è difficile trovare la motivazione per allenarsi e a questo proposito spiega: “Continuo a pensare che tra poco si ricomincia per motivarmi, penso che devo essere sempre pronta per entrare in campo, cerco di trovare motivazioni che mi spingono a migliorare le mie carenze visto che ho più tempo disponibile.”

Valentina parla poi di sè stessa fuori dal campo: “Spesso mi chiedono se non mi manca uscire il sabato sera, ma per me è mille volte meglio entrare in campo che fare una serata. La mia passione per il calcio è nata fin da piccola, guardavo sempre Holly e Benji, ho iniziato a giocare a sei anni a calcio. Il mio cartone preferito è Il re leone. Fuori dal campo ho pochi hobby, il calcio richiede tanto tempo, mi piace il cinema, viaggiare, andare fuori a cena, alla fine sono una ragazza normalissima. Divento matta a giocare a basket in sala giochi (ride ndr) batto sempre i record. Il mio cantante preferito è Vasco, ascolto tanta musica italiana ma mi piace parecchio la musica brasiliana anche se sono impedita a ballare (ride ndr), ci provo ogni tanto ma non mi faccio vedere perchè riderebbero tutti.”

Un pensiero sul grandissimo successo legato alle “Ragazze Mondiali: Quando è uscita la lista delle convocate per il Mondiale ero emozionatissima. Sono molto autocritica e fino al giorno prima pensavo di non andare. Ho realizzato un sogno, giocare un Mondiale è indescrivibile, pensavo di essere in un altro mondo. Noi non vedevamo niente di ciò che accadeva in Italia. Dopo il gol di Bonansea contro l’Australia non abbiamo più capito niente, abbiamo fatto subito emozionare le persone che così hanno iniziato a seguirci. Quando sono tornata sono andata in vacanza a Cattolica, gli anni precedenti non mi riconosceva nessuno, quest anno avevo la fila di persone che aspettava mi svegliassi per fare una foto con me, è stato incredibile, è cambiato tutto dopo il Mondiale. Sono cambiate anche le nostre vite, adesso anche quando esco di casa mi fermano per fare le foto.”

Mi stanno chiedendo di scrivere un libro, ma sono un po’ bloccata, ci sto pensando” rivela Valentina.

Infine un pensiero sul professionismo: “Diciamo che è un tasto un po’ dolente. Abbiamo lottato tanto, anche con il Mondiale per dimostrarlo. Penso sia assurdo, noi dedichiamo la nostra vita allo sport. Tante ragazze vanno a lavorare perchè non prendiamo le cifre del maschile. Noi del Milan non riusciamo a lavorare perchè siamo sempre molto impegnate con la squadra, non essere riconosciute come professioniste è assurdo. Anche noi come gli uomini regaliamo emozioni, abbiamo bisogno di diventare professioniste per il nostro futuro. Non capisco perchè ci mettano così tanto a farci diventare professioniste.”

“Ci sono il Lione, il Wolfsburg, il Chelsea, l’Atletico Madrid, sono tutte squadre fortissime e professioniste. Nel mio contratto con il Milan potrei andare all’estero in qualsiasi momento perchè in Italia sono dilettante.”

Il capitano rossonero conclude parlando della possibile ripresa del campionato spiegando: “Questa settimana è decisiva per il futuro del campionato. Sicuramente anche in caso di sospensione torneremo ad allenarci. Solitamente abbiamo circa 20 giorni di vacanza, poi andiamo in montagna per la preparazione e serve molto per fare gruppo.”

Le due atlete concludono la diretta dandosi appuntamento allo stadio oppure in palestra quando l’emergenza sanitaria giungerà al termine.

Miriana Cardinale
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