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Benvenuti al Sud: le pagelle ignoranti di Italia – Bosnia Erzegovina

Nazionale calcio femminile

Finalmente, tornate in Italia a giocare, le ragazze di Milena Bertolini hanno trovato una cornice di pubblico che a Palermo non si vedeva dal primo raduno dei Terrapiattisti italiani del 12 maggio. Arbitrata da Paris Hilton, riconoscibilissima dalla bionda treccia e dalla tenuta in rosa shocking, la partita è stata degna espressione del gruppo che ha fatto innamorare tutta Italia ai Mondiali in Francia.

Belle come una pizza dopo un anno all’estero, le Azzurre hanno ricominciato a dare spettacolo in campo. Ne è una prova anche il possesso palla. A fine partita la Bosnia aveva una percentuale di possesso palla più bassa di quella dei raccattapalle del Barbera, tanto che il quarto uomo stava per far cambiare la sigla della Bosnia sui tabelloni da BIH a BOH.

Giuliani – voto: 7.30 am. Rimane per tutta la partita nel dormiveglia sulla linea di fondo campo, contando per addormentarsi i passaggi di prima delle compagne invece delle pecore. In una sola occasione un’avversaria la infastidisce, cercando di spalancare la porta italiana neanche fossero le sette di sabato mattina, la porta fosse quella di camera vostra e la bosniaca fosse vostra madre, con il Dyson spianato in mano. #ancora5minuti

Linari – voto: solo un paio di giri . Rispetto alla formazione schierata a Malta, Bertolini decide di lasciare Fusetti in panchina a smaltire la sbornia dopo i festeggiamenti per il suo compleanno. Ma quando è il 95′ e ci sono Linari e Gama nell’area di rigore avversaria che cercano di segnare ma finiscono per tirarsi addosso, capisci che, forse, Fusetti non ha festeggiato da sola. #dapalloneapalloncinoèunattimo

Gama – voto: ne basta 1. È da quattro partite che fa da punta aggiunta, cercando disperatamente di segnare. Le voci riguardo il motivo di questa sua ostinazione parlano di una scommessa. Secondo alcuni, in caso di gol del capitano, Gabriele Gravina sarebbe disposto a cederle il suo posto come Presidente della FIGC, per poterle far scegliere gli stadi in cui disputare le prossime partite di qualificazione. Secondo altri, la scommessa sarebbe invece tra Gama e Girelli: un gol del capitano e la numero 10 smetterà di chiamarla Stella. #50eurosuquellacoicapellipiùbelli

Bartoli – voto: 7 in punto. In campo arriva su ogni pallone in anticipo, smentendo una volta per tutte il luogo comune che al Sud la gente arriva sempre in ritardo. Stizzita per non essere ancora riuscita a segnare tenendo il passo di bomber Girelli, si lancia sulla linea di fondo campo avversaria scartando le avversarie con la stessa abilità con cui alle cene di famiglia si schiva la domanda “E la laurea?”. #laprendoallafacoltàdinonrispondere

Girelli – voto: 4444. Quattro stelline, quattro paperelle e quattro pappine. Nonostante i quattro gol in quattro partite di qualificazione, la bomber azzurra dice di non essere soddisfatta della sua prestazione. Lo sono invece tutte le persone che le hanno fatto i complimenti nel post-partita: giornalisti, tifosi, la CT Bertolini, la Tim e Adriana Lima. Non ci si poteva aspettare niente di meno da una giocatrice che segna il suo primo gol in Nazionale a Bassano del Grappa e supera Gigi Riva nella classifica dei migliori marcatori in maglia azzurra al Barbera. #Asticazzi

Guagni – voto: sopra il limite. Riparte da titolare contro la Bosnia, ricordando a tutti la sua grande abilità di comparire improvvisamente davanti agli avversari, come i carabinieri giusto quella volta che stai tornando a casa dopo aver bevuto così tanto prosecco che il cuore deve pompare il sangue per sgasartelo. #carambachesorpresa

Galli – voto: occhio x occhio. Aurora Galli è brava, è bella, è fotomodella e ti restituisce anche i favori. Ne sa qualcosa Manuela Giugliano alla quale è arrivato un assist a pennello, una specie del remake del secondo gol di Galli contro la Giamaica ai Mondiali, ma con Batman al posto di Robin. #contosaldato

Cernoia – voto: 50. Se le persone fossero in grado di cambiare vita come Valentina Cernoia cambia gioco, non ci sarebbe bisogno di programmi come “Mollo tutto e cambio vita” o “Cambio casa, cambio vita”. Prova un paio di volte l’eurogol di sinistro da fuoriarea, ma senza successo. Un gol sarebbe stato l’ideale per coronare la sua cinquantesima presenza in Nazionale e, quando l’azzurra vede che la palla non vuole entrare, si incazza più di un palermitano a cui chiedono un arancino-con-la-o. #nozzed’oro

Giugliano – voto: 9 con dedica. Giugliano e il gol in questa partita, stanno bene come il pane e le panelle. La numero 23 dedica la rete alla regina di Palermo. No, non Rosy Abate, ma Rosalia Pipitone. La siciliana, ex portiere della Nazionale, ha fatto trovare alle ragazze di Bertolini un clima così festoso e un’aria così ricca di gioia e di fritto, che sarebbe stato veramente scortese fare una partita meno spettacolare di questa. #ospipalità

Rosucci – voto: in 1 lampo . Ritorna titolare dopo un tempo che è sembrato più infinito di quello che serve a Palermo per digerire quelle “due cose che ti sei mangiato a pranzo”. Si muove bene a centrocampo, serve l’assist a Girelli e, soprattutto, fa da parafulmini al piede sinistro di Cernoia, prendendosi al posto suo tutte le pedate delle bosniache. #ildiversivo

Giacinti – voto: B2 in speaking. Qualche imprecisione e qualche fuorigioco di troppo. Sono più i falli che ha subito lei in 90 minuti di quelli che ha commesso Gattuso in tutta la sua carriera. Ad un certo punto perde la pazienza e se la prende con una alta mezzo metro più di lei. Dopo cinque minuti di conversazione si ricorda però di non parlare fluentemente il bosniaco e la manda a quel paese. #tec’hannomaimannatoinBosnia

Tarenzi – voto: 2 soldi + una Madonna che riportavo . Entra in campo al posto di Giacinti all’85’, giusto il tempo per un cross di quaranta metri di Cernoia, che trova Guagni sulla linea di fondo avversaria, che la appoggia di testa per Tarenzi, che la manda di ciuffo sulla traversa, che a quella di Medjugorje l’orecchio fischiò. #provaciancoraTare

Sabatino – voto: 10€ posto finestrino. Entra in campo e inizia a restituire uno per uno tutti gli spintoni che si è presa Giacinti prima di uscire dal campo. La sua grinta e il suo combattere su ogni pallone sono per le bosniache più fastidiosi dei 7 € che Ryanair ti fa pagare per sederti vicino al tuo compagno di viaggio. #èstatounpiacerefarvivolare

Greggi – voto: ’00. Il suo esordio in Nazionale Maggiore va piuttosto bene: si destreggia senza alcun timore reverenziale, dribblando avversarie a centrocampo come se non fosse del nuovo millennio. Ma il suo esordio va ancora meglio se paragonato a quello della bosniaca Krso: doppia ammonizione ed espulsione. #echekrso

Bertolini – voto: 12 decimi. Alla CT della Nazionale sembrava essere sfuggito qualcosa di mano, ma Bertolini in realtà ci vede più lungo di tutti. Sapeva che il problema più grosso sarebbero state le prime tre partite in trasferta, in Paesi raggiungibili meno comodamente di Narnia e nei quali gli stadi sarebbero stati vuoti come il Papeete a dicembre. Perchè ormai la sua squadra sa di essere troppo bella da veder giocare per farlo in stadi vuoti. #perchèiovalgo

Giulia Beghini

Foto FIGC

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