La calciatrice della Florentia Isotta Nocchi si racconta in esclusiva a L Football, alla vigilia della sfida contro la Fiorentina

La Florentia San Gimignano è alla sua seconda stagione in Serie A. Dopo il cambio di sede e denominazione inizia un nuovo percorso per la società del presidente Becagli. Una delle protagoniste della società neroverde è senza ombra di dubbio Isotta Nocchi.

Attaccante, classe 1996, con i suoi gol Nocchi ha trascinato la Florentia alla conquista della Serie A con 21 gol nella stagione 2017/18.

Lo scorso anno, dopo una parentesi con la Fiorentina, la calciatrice toscana è tornata alla Florentia segnando gol pesanti nel finale di stagione.

Alla vigilia della sfida contro la sua ex squadra, abbiamo intervistato in esclusiva Isotta Nocchi.

Isotta al via una nuova stagione e riparti ancora con la Florentia San Gimignano. Che sensazioni hai per questo inizio di campionato?

Ho deciso di iniziare questa nuova stagione calcistica con la Florentia San Gimignano di nuovo in prestito dalla mia società, la Fiorentina Womens. Ho fatto questa scelta per vestirmi di più responsabilità come giocatrice, per vivere dall’inizio alla fine una stagione completa in un ambiente che mi ha sempre permesso di mettermi in gioco. Inoltre la Florentia è una società che conosco bene e mi ha sempre dimostrato grande fiducia, ha obiettivi che possono permettermi di tirar fuori il meglio di me e migliorarmi come calciatrice. Da quest’anno la Florentia si è legata con la bellissima città di San Gimignano e già per le prime occasioni ci è stato dimostrato grande affetto e orgoglio da parte di una città che ci sta mettendo a disposizione il meglio.

L’esordio sarà con la Fiorentina che conosci molto bene. Che gara ti aspetti?

La prima di campionato sarà con la Fiorentina, una squadra completa sotto tutti i punti di vista, andremo ad affrontarla con rispetto ma senza paura. Sarà una partita divertente se interpretata bene fin da subito, loro sono reduci da una partita di Champions molto fisica e noi dovremo essere pronte per affrontarle.

Hai lasciato la maglia numero 21 per vestire la prestigiosa 10. Come è nata questa decisione?

La maglia numero 10 è un piccolo sogno che ho sempre avuto fin da piccola, é anche questa una responsabilità che ho scelto di prendermi per mettermi ancor più in gioco.

Il tuo esordio in Serie A è avvenuto quando eri giovanissima. Raccontaci quel momento.

L’esordio è avvenuto con ACF Firenze nella stagione 2012/13, avevo appena compiuto 16 anni. Mister Fattori, mi vide in primavera e decise di convocarmi ad una partita di fine stagione schierandomi titolare senza neanche un allenamento. Disputai una buona gara, senza paura, non sapevo bene cosa stesse succedendo ma mi divertii molto e dalla stagione successiva mi aggregai in prima squadra fissa.

Cosa è cambiato da allora?

Da quell’esperienza sono cambiate tante cose: il campionato da allora é cambiato molto, come lo stesso calcio femminile che si sta adattando ai tempi con figure professionali preparate e impianti dedicati a disposizione. Ciò nonostante non sono in grado di dire se sia peggiorato o migliorato il livello, ero troppo piccola per riuscire a poter fare un paragone. Adesso c’è volta più visibilità ed è la differenza principale che consegue tutto.

Nel 2017 hai partecipato con la nazionale Under 23 ad uno stage congiunto con la maggiore. Ci pensi a una maglia azzurra per Euro 2021?

Ogni giocatrice aspira alla Nazionale. È il grande obiettivo a lungo termine, poi nel mezzo ci devo essere tanti piccoli obbiettivi che ti aiutano a raggiungere quello più grosso. La Nazionale é un riconoscimento importante, un onore e una soddisfazione, ci deve essere spazio per chi se la merita lavorando e dimostrando senza posti fissi.

Segui il calcio femminile estero? Qual è il campionato che preferisci?

Seguo il calcio estero: quello inglese e spagnolo sono i miei preferiti. Inglese perché si corre tanto abbinando tecnica e quello spagnolo perché vedo tantissia tecnica. Io amo correre e giocare con qualità per questo mi rivedo molto in questi due campionati.

C’è una calciatrice che mi ammiri più di altre?

Non ho una calciatrice in particolare: forse Marta nei suoi anni migliori, il suo talento, il coraggio e la spensieratezza del fuoriclasse per risolvere le partite delle giocate. Ho seguito molto gli ultimi Mondiali e molte giocatrici mi hanno impressionato.

Parlaci un po’ di te fuori dal campo. Quali sono i tuoi interessi, i tuoi hobby?

Faccio l’università, studio restauro artistico. Mi piace molto l’arte e la storia, vorrei diventare una restauratrice di reperti archeologici. Oltre a ciò altri amo lo sport, di tutti i tipi. Amo la barca a vela spero di riuscire a comprarne una in futuro.

Il tuo rapporto con i social network?

Mi piace Instagram anche se pensò che a volte rischia di diventare una droga per certi aspetti, ma se usato con criterio, un po’ per svago è un mezzo divertente per passare il tempo.

Di cosa ha bisogno il calcio femminile per crescere ancora di più?

Il calcio femminile è sulla buona strada, c’era bisogno di visibilità rispetto ad alcuni anni bui del passato. Adesso bisogno far crescere sempre di più il livello per riuscire a competere alla pari nelle competizioni internazionali come Mondiali e Champions League.

In conclusione, lo sai che tanta gente ti ha “acquistata” al FantaWomen? Cosa ti senti di dire ai fantallenatori che hanno fiducia in te?

Ringrazio le persone che mi hanno scelto al FantaWomen, spero di regargli tanti punti,di farli divertire e migliorare sia per me stessa, che per la Florentia San Gimignano.

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