Dopo Parigi e Valenciennes, il viaggio di Tiziana Pikler tra le città della Coppa del Mondo, fa tappa a Reims.

Se Lione è la patria moderna del calcio femminile francese, con l’Olympique vincitrice di sei edizioni della Uefa Champions League, Reims è sicuramente la casa delle pioniere del movimento transalpino.

Qui è nata e vive tuttora Ghislaine Royer-Souef, una delle ambasciatrici della candidatura francese a ospitare questa edizione della Coppa del Mondo. Classe 1953, l’ex calciatrice è stata campionessa di Francia dal 1975 al 1977 con lo storico Stade de Reims, squadra nella quale oggi milita l’azzurra Giorgia Spinelli.

Non solo. Ghislaine Royer-Souef, il 17 aprile 1971, ha preso parte alla prima partita ufficiale della nazionale transalpina, ad Hazebrouck, nel Nord della Francia, contro i Paesi Bassi.

In città questa tradizione si respira e si tocca con mano. Bandierine delle nazionali che giocheranno nel locale stadio Auguste-Delaune (capienza 21.620 spettatori) si incontrano lungo tutte le vie principali.

A sovrastare l’ingresso dell’ufficio del turismo, a due passi dalla principale attrazione della città, la cattedrale gotica visitata ogni anno da milioni di persone, le due bandiere delle nazionali impegnate in gara. In questo monumento, patrimonio dell’umanità, nel corso dei secoli hanno avuto luogo ben 32 incoronazioni di re di Francia.

Dai re di allora alle regine di oggi, non ci sarebbe stata quindi sede più adeguata per l’esordio degli Stati Uniti, squadra che in sette edizioni della Coppa del Mondo ne ha vinte tre, giungendo seconda in un’altra occasione e terza in altre tre. Alla vigilia della partita d’esordio con la Thailandia, i tifosi statunitensi hanno invaso le vie di Reims con i loro colori a stelle e strisce. Bandiere, cappelli, sciarpe e t-shirt per tifosi di ogni età. Il 13-0 rifilato alle thailandesi, il giorno dopo, ha però creato delle perplessità. Anche tra le azzurre che hanno visto la partita in televisione.

“Mi è dispiaciuto per la Thailandia”, ha dichiarato Elisa Bartoli, “speravo che almeno nei minuti di recupero evitassero di andare ancora a segno”. Dello stesso avviso Cristiana Girelli. “Al tredicesimo gol esultavano ancora, è la loro filosofia ma forse io mi sarei fermata prima”, ha aggiunto l’attaccante italiana. Una visione del calcio romantica quella delle azzurre, degna della città dei re.

Intanto sulla porta d’ingresso dell’ufficio turistico, le bandiere di Italia e Giamaica hanno preso il posto di quelle di Stati Uniti e Thailandia. Venerdì 14 giugno, alle ore 18, a fare il tifo per le azzurre ci sarà anche la comunità degli Italiani a Reims, oltre 600 persone di cui 25 tra studenti e studentesse. Per un’altra serata da regine.

Tiziana Pikler

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