L’Italia batte la Cina 2-0 grazie ai gol di Valentina Giacinti e Aurora Galli ed accede ai quarti di finale dei Mondiali

Ennesima prestazione da incorniciare per le Azzurre. L’Italia si scrolla di dosso il timore del primo scontro ad eliminazione diretta e batte in un match giocato con estrema intelligenza la Cina.

La Nazionale italiana si proietta così al quarto di finale che giocherà sabato 29 Giugno contro la vincente dello scontro tra Olanda e Giappone.

Azzurre che entrano con merito tra le otto squadre più forti del Mondo.

A Montpellier Bertolini decide di cambiare poco e niente nella formazione iniziale, unica differenza rispetto alla gara con il Brasile è Bergamaschi nelle undici titolari al posto di Yaya Galli.

Xiuquan decide invece di dare nuovamente fiducia alle stesse undici che hanno ben figurato nel pareggio maturato contro la Spagna.

È chiaro fin da subito l’affidamento italiano al suo ormai “must” offensivo: i brevi scambi a centrocampo che Giugliano e Cernoia architettano con Girelli in continuo movimento aprono spazi interessanti alla velocità di Giacinti e Bonansea.

Il primo vero brivido della partita è al 7’: Giacinti riesce a smarcarsi bene sulla linea del fuorigioco cinese ed illuminata da un perfetto filtrante di Girelli si trova uno contro uno con Peng, palla sotto il sette ma bandierina del guardialinee alta a segnalare un fuorigioco che blocca in gola l’esultanza delle italiane.

L’Italia continua ad affidarsi alla freschezza ed alla vivacità di Valentina Giacinti: al 12’ con gli occhi della tigre intercetta un passaggio pigro di Han, guarda rapidamente la porta e scocca un tiro a giro che esce di poco.

Al 15’ si sblocca la partita in favore delle azzurre: è ancora Giacinti in pressione offensiva a rubar palla sulla destra e ad involarsi in fascia, palla al limite dell’area per Bonansea che con il contagiri serve sulla sinistra l’accorrente Bartoli, il suo fortuito passaggio al centro trova pronto il sinistro della 19 tricolore lesta a gonfiare la rete.

Azzurre in vantaggio e Stade De La Mosson in delirio.

Continua con intelligenza e lucidità a macinare gioco la squadra di Bertolini, gli schemi offensivi ormai rodati riescono a mettere in difficoltà anche la muraglia difensiva cinese.

Azione dopo azione dalle retrovie italiane – difesa o centrocampo che sia – arrivano passaggi calibrati che permettono un facile attacco della profondità.

Al 31’ una combinazione tra Bonansea e Girelli trova di nuovo Giacinti che sola contro la numero 1 cinese sfiora il bis calciando a lato, tutto inutile per ennesimo fuorigioco.

Passano solo due minuti e questa volta è Guagni a pescare Bergamaschi sulla corsa che si fa però ipnotizzare dall’estremo difensore Peng che respinge il suo diagonale a botta sicura dalla destra.

Gli ultimi venti minuti vedono un’Italia boccheggiare e soffrire, abbassandosi troppo nella sua metà campo difensiva non riesce più ad impostare dalle retrovie e lascia alla Cina la possibilità di tessere in maniera ordinata interessanti trame di gioco.

Gli sforzi offensivi cinesi portano al 28’ il primo intervento di Laura Giuliani su tiro velenoso da fuori area di Wang Yan.

Al 38’ primo cambio tra le fila azzurre: a lasciare il campo è Cristiana Girelli al suo posto entra Aurora Galli per dare maggior vigore al centrocampo.

Si fa vedere ancora la nazionale cinese dopo quattro minuti, Wang Shansan stampa sul palo un bel colpo di testa su palla inattiva: anche lei fermata in posizione di offside.

Italia che sorride dopo i primi quarantacinque minuti dimostrando di saper soffrire alla carica offensiva delle cinesi con la solita solidità ed attenzione del quartetto difensivo: Guagni e Bartoli sono sempre precise negli interventi di chiusura in diagonale, Gama e Linari svettano a centro area sulle palle alte anticipando con i tempi giusti sia Wang Shanshan che Li Ying.

Il secondo tempo si apre con il primo cambio cinese: fuori Gu e dentro Yang Li.

Al 49’ l’Italia riacquista subito fiducia, tranquillità e coraggio grazie ad Aurora Galli: la numero 4 azzurra a limite area mira, carica e spara un destro preciso in diagonale che si infila nell’angolo alla destra di Peng regalando alle sue il doppio vantaggio.

La seconda frazione non regala grandi emozioni degne di cronaca, il filo conduttore è sempre lo stesso: Italia che regge molto bene i primi venticinque minuti arginando le sortite cinesi con calma serafica ma che nei minuti finali accusa stanchezza fisica e carenza di ossigeno, lasciando spazi in avanti alle avversarie che vengono fortunatamente limitate da una prova ai limiti della perfezione del blocco difensivo.

Al 62’ giro di cambi per entrambe le formazioni: Mauro per Bergamaschi, Yao Wei e Song Duan al posto di Wang Yan e Wang Shanshan.

Al 70’ c’è spazio anche per l’esordio di Rosucci che prende il posto di una stravolta Bonansea.

Termina così il penultimo ottavo di finale: Italia che sfoggia una prestazione non brillante ed a tratti offuscata ma che raggiunge l’obiettivo che mancava da vent’anni.

Mercì Italia, da Montpellier ci trasferiamo di nuovo a Valenciennes: lì, dove tutto è iniziato, con spensieratezza ed incredulità ci vede ora approdare ad un quarto di finale storico con un’enorme sicurezza nelle nostre qualità.

Continuiamo così sulla nostra strada, la stessa che abbiamo percorso fino ad ora, ci aspetta l’ennesima sfida da giocare, l’ennesimo gradino da superare, l’ennesimo stupendo sogno da cui non vogliamo svegliarci adesso.


IL TABELLINO DEL MATCH

ITALIA – CINA 2-0
15’ Giacinti; 49’ Galli.

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Guagni, Gama, Linari, Bartoli; Bergamaschi, Giugliano, Cernoia; Girelli, Giacinti, Bonansea. All.: Milena Bertolini

CINA (4-4-2): Peng Shimeng; Han Peng, Wu Haiyan, Lin Yuping, Liu Shanshan; Wang Shuang, Zhang Rui, Wang Yan, Gu Yasha; Wang Shanshan, Li Ying. All.: Jia Xiuquan

Federica Iannucci

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