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L’Italia non va oltre l’1-1 contro la Polonia alla Lublin Arena

Nell’amichevole contro la Polonia, l’Italia di Milena Bertolini pareggia una partita ben giocata

Continua a ritmi serrati la preparazione della Nazionale azzurra di Milena Bertolini in vista del Mondiale di Francia 2019.

Se oggi le azzurre hanno ben figurato contro la Polonia (numero 28 del Ranking UEFA ndr), il 9 Aprile a Reggio Emilia ci sarà l’ennesimo probante test contro l’Irlanda.

Nonostante gli ultimi precedenti tra le due nazionali abbiano visto, sia nel 2011 che nel 2012, l’Italia imporsi per 5–0 ed 1-0 contro le biancorosse, la partita di oggi è stata tutt’altro che semplice.

La gara però ha nuovamente confermato l’ottimo stato di salute dell’Italia; alla Lublin Arena le azzurre infatti in una gara molto fisica, che ha regalato pochi spazi alle offensive delle due formazioni, hanno tenuto testa ad una Polonia in formissima, fresca finalista dell’Algarve Cup.

Entrambe le squadre si affidano ad un prudente 4-4-2, che vede la sorpresa Giacinti dal primo minuto nell’attacco italiano. Primo tempo di grande equilibrio. Al 16’ interessante trama Giugliano – Mauro che vede il cross del furetto azzurro non trovare per pochissimo il perfetto taglio nell’area di rigore polacca della bomber viola. Polacche che fanno valere la loro fisicità sia in fase di interdizione sia in quella di costruzione nella zona centrale del campo, dove sia Galli che Giugliano soffrono nei primi minuti a trovare le giuste contromisure.

La più pimpante tra le fila polacche è la numero 15, Agnieszka Winczo, che per più di una volta cerca dei coraggiosi tiri verso la porta della juventina Giuliani.

Tra le azzurre la più propositiva è sicuramente Giacinti che lotta in fase difensiva, smista e crea spazi importanti in quella offensiva. Sale piano piano l’intensità del match: al 20’ le azzurre si lamentano per un presunto rigore di Sikora su Bonansea che era sgattaiolata in dribbling sulla sua compagna di team, mentre 3 minuti dopo è l’estremo difensore polacco Kiedrzynek in forza al Paris Saint Germain a farsi trovare pronta su un tiro cross di Bergamaschi.

Al 25’ esimo si rompono gli equilibri, una caparbia Ilaria Mauro si guadagna un calcio di punizione sulla sinistra che Valentina Cernoia con il suo mancino, aiutata dall’ottimo lavoro in barriera di Giacinti – Bonansea e Linari, trafigge l’estremo difensore polacco, costretta a vedere la palla insaccarsi a fil di palo senza riuscire ad intervenire.

Vantaggio azzurro che dura però pochissimo: è dagli sviluppi di un calcio di punizione molto defilato che la Polonia trova il pareggio con il numero 9 Ewa Pajor, lesta a girare in rete, nonostante un tentativo di miracolo da parte di Guliani, una palla vagante in area non allontanata adeguatamente dal duetto difensivo Gama – Linari.

Ancora emozioni a fine primo tempo, al 42’ occasione per l’Italia con Barbara Bonansea, che raccoglie sul versante sinistro dell’area di rigore un cross di Bergamaschi, punta la sua diretta avversaria, cercando un tiro a giro che per poco non c’entra la porta. Dopo neanche un minuto brutta palla persa in uscita dalla Polonia, cross preciso di Mauro, che trova però in ritardo Valentina Giacinti al centro dell’area, la rossonera in scivolata non riesce a raggiungere la sfera.

Il secondo tempo non ha di certo nulla da invidiare al primo; al 58’ si riaffaccia in fase offensiva l’Italia: bomba dai 15 metri di Bonansea che trova però pronta Kiedrzynek con una grandissima parata sul primo palo. Pronta la risposta polacca che porta Grabovska quasi all’uno contro uno con Giuliani dopo un piccolo infortunio difensivo del capitano Gama. Cerca di dare la scossa Bertolini con due cambi: Sabatino per Giacinti, Parisi per Galli.

Al 68’ azione capolavoro di Sara Gama che trova una clamorosa traversa su tiro deviato dopo una percussione offensiva condita di tecnica e fisicità; sul calcio d’angolo successivo mischia in area che per poco non riporta le azzurre in vantaggio.

Polonia che trova soluzioni offensive in particolar modo con Pajor, la pimpante attaccante del Wolfsburg, brava ad approfittare delle piccole distrazioni in fase di uscita pressing delle nostre. Al 72’ altro cambio: dentro Alborghetti fuori Giugliano.

All’82 c’è ancora spazio per le emozioni: è Sabatino prima a girare un pallone a centro area che per pochissimo non gonfia la rete, ed e Giuliani poi a salvare ancora su Pajor.

Minuti importanti alla fine per Serturini e Tarenzi. Una partita davvero ben gestita da parte dell’Italia, in fase difensiva sicuramente ci sono da affinare ed oliare i meccanismi in fase di costruzione bassa dell’azione, che troppe volte hanno portato le avversarie a condurre dei contropiedi pericolosi.

La positività è che in fase offensiva c’è compattezza ed idee chiare, il continuo vieni e vai delle due punte permette ai due centrali difensivi ed in particolar modo a Giugliano e Galli di inventare degli ottimi lanci su Bonansea e Bergamaschi per attaccare in profondità la difesa polacca.

Cross interessanti sono arrivati durante tutti i 90 minuti soprattutto dalla destra che però non hanno trovano i giusti movimenti in area delle punte azzurre.

Aspettiamo fiduciose l’Irlanda e poi l’esordio mondiale, con la certezza che un’Italia così bella ma soprattutto efficace ed efficiente non si vedeva da tantissimo tempo.

Federica Iannucci

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