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Ecco cosa dicono all’estero della nostra Nazionale dopo il sorteggio dei Mondiali

Dall’Australia al Brasile, passando per la Giamaica. I commenti sui siti esteri del Girone dell’Italia ai Mondiali di Francia 2019

Come ormai tutti sapete, sabato 8 Dicembre, si sono svolti i sorteggi dei gironi della Coppa del Mondo di calcio femminile. Dall’urna di Parigi, l’Italia è stata inserita nel Gruppo C, con Australia, la squadra più temibile, Brasile e Giamaica. Quest’ultima alla sua prima apparizione nella competizione iridata.

In Italia se ne è parlato tanto, in particolare sulle difficoltà del girone, e la maggior parte dei pareri possono essere racchiusi nella frase: “Sapevamo che sarebbe stata dura, ma poteva andare peggio”.

All’estero invece? Cosa hanno detto e scritto sulla nostra nazionale?

Il Guardian ha sottolineato come l’Italia non arrivasse alla Fase Finale di un Mondiale dal 1999, ma mette in guardia Australia e Brasile per la crescita del nostro calcio e per la nostra organizzazione di gioco.

Lo storico tabloid inglese elogia in particolar modo l’azzurra Cristiana Girelli e la sua capacità di segnare un gol a partita in Nazionale. L’articolo, scritto da Ella Reilly, parla anche dello sviluppo del calcio italiano con l’ingresso delle squadre maschili nel calcio femminile.

In Australia si parla invece di vendetta che può arrivare 13 anni dopo. Nel paese, situato agli antipodi dell’Europa, non hanno dimenticato infatti l’eliminazione nella Coppa del Mondo maschile del 2006, quando Francesco Totti realizzò il gol vittoria su rigore, negli ottavi di finale.

L’allenatore delle Matildas, Alen Stajcic ricorda molto bene quella gara e quell’attimo al minuto  95, quando Fabio Grosso si procurò il calcio di rigore fatale agli australiani.
Il giornalista australiano Vince Rugari, sulle pagine del The Age, definisce quel momento: “Uno dei capitoli più strazianti della storia sportiva del paese”.

Tornando a parlare del Mondiale femminile, Rugari sottolinea come, in questo caso, ad essere favoriti siano le Matildas e che l’Italia tornerà al suo gioco difensivo e catenacciaro come accaduto al Mondiale del 1999. Ci vien da chiedergli se ha visto le gare delle azzurre in quella Coppa del Mondo negli Stati Uniti.

In ogni caso anche in Australia come in Inghilterra, si parla della crescita del calcio italiano femminile e dell’impulso che l’ingresso della Juventus, ad esempio, ha dato al movimento, evidenziando che molte calciatrici della nazionale, giocano proprio nel club bianconero.

In Brasile invece non parlano tanto dell’Italia, i giornali sono molto più concentrati sull’Australia. Le Matildas hanno già battuto Marta e compagne nell’ultima edizione del Mondiale nel 2015. I brasiliani temono molto le giocatrici australiane e riconoscono in Sam Kerr l’elemento più forte da affrontare.

E in Giamaica che dicono? Sulle pagine del Jamaica Observer, la giocatrice Deneisha “Den Den” Blackwood ha dichiarato che le “Reggae Girlz” hanno uno stile unico e le avversarie avranno diversi problemi nell’affrontarle.

Il tecnico della nazionale femminile Hue Menzies si è detto molto soddisfatto del sorteggio. Sull’Italia ha dichiarato: “Ha una grande tradizione nel calcio femminile e ci aspettiamo una gara molto combattuta. L’Italia difende con molto orgoglio ma noi non vediamo l’ora di giocare”.

Noi semplicemente aggiungiamo, “a chi lo dici!?!”

Comunque non c’è verso di far cambiare idea agli stranieri. Ci hanno affibbiato questa etichetta di difensivisti da quasi mezzo secolo e non riusciamo a scrollarcela di dosso, neanche nel calcio femminile.

Giuseppe Berardi

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