Nessun confronto tra la squadra campione di Inghilterra in carica e la neopromossa squadra bergamasca. Queste due compagini hanno in comune solo il fatto di aver giocato nello stesso giorno con due delle tre squadre italiane più forti in questo momento.

La Fiorentina abbandona l’Europa con una sonora batosta. Ad Alia Guagni e compagne non solo non è riuscita l’impresa di ribaltare lo 0-1 dell’andata, ma hanno subito in casa una sconfitta davvero pesante.
Probabilmente il risultato di 0-6 non rispecchia la reale differenza tra le due squadre, ma permette di riportare il calcio italiano con i piedi per terra.
Parliamoci chiaro: quasi tutti abbiamo pensato ad un salto di qualità del nostro calcio tanto da poter iniziare a sognare posizioni prestigiose in Europa.

Tanti i passi in avanti fatti finora, soprattutto dal punto di vista fisico e atletico, ma l’Europa è lontana. Siamo sulla buona strada ma non illudiamoci di aver risolto tutti i problemi con l’avvento della FIGC e delle squadre maschili.

Il movimento calcistico femminile italiano sconta ancora una gestione troppo dilettantistica, nel vero senso della parola. In Europa si fa sul serio! Le atlete del Chelsea, del Lione e del Wolfsburg giocano a calcio per lavoro.

Noi non siamo ancora pronti per questa rivoluzione. Solo pochissime società di Serie A potrebbero permettersi una rosa di calciatrici professioniste, senza andar “gambe all’aria” con i bilanci.
Ma il percorso da seguire è inevitabilmente questo. Se le società maschili pensano di allestire una squadra femminile e cavalcare l’onda dell’entusiasmo per aumentare gli introiti, allora non hanno ben chiaro il percorso da seguire.
Oggi bisogna investire, il momento è quello giusto, e domani i risultati arriveranno, non solo sportivi ma anche dal punto di vista del bilancio. Arriveranno sponsor, televisioni e perchè no, anche gli incassi al botteghino.

Ieri mentre la Fiorentina salutava l’Europa, la Juventus rifilava un secco 5-0 all’Orobica nel recupero della seconda giornata di campionato. La squadra bianconera ha pagato a caro prezzo l’impatto col calcio europeo. Nonostante una preparazione estiva mirata per competere sin da subito in Women’s Champions League, le ragazze allenate da Rita Guarino sono state eliminate al primo turno dal Brondby. Sulla carta la squadra danese era nettamente alla portata delle bianconere ma la differenza l’ha fatta l’esperienza. Il Brondby ha l’invidiabile record di disputare la Champions League da 15 stagioni.

Quanta distanza c’è tra il Chelsea e l’Orobica? Troppa!

Nei giorni scorsi Gabriele Gravina è stato eletto presidente della FIGC. La vicepresindenza vicaria è andata al numero uno della LND Cosimo Sibilia. Avete litigato tanto per il calcio femminile a suon di cause e ricorsi in tribunale. Ora fateci capire quanto ci tenete davvero a questo movimento.

Giuseppe Berardi

Foto: Fiorentina Women’s / Juventus Women

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