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Bonansea al Lione. Quella volta che Barbara disse no al club più forte al mondo

L’attaccante della Juventus e della nazionale italiana è stata vicina a vestire la maglia del prestigioso club francese.

Luglio 2017, in Olanda sono in corso gli Europei di calcio femminile. Alla Fase Finale della più importante manifestazione calcistica europea per nazionali, è presente anche l’Italia. Le azzurre sono inserite in un girone di ferro, il Gruppo B, con Germania, Svezia e Russia.

La nazionale guidata da Antonio Cabrini perde la prima gara contro la Russia e compromette le possibilità di qualificazione. Nelle successive partite è un’altra Italia e pur perdendo contro la fortissima Germania, la squadra cresce e contro la Svezia, sfodera una prestazione super, tanto da battere le temute avversarie scandinave per 3-2.

Tra le azzurre spicca Barbara Bonansea, che incanta l’Europa e non solo con i suoi dribbling e le sue incursioni che seminano il panico nelle difese avversarie. Barbara disputa un grandissimo torneo ed è spesso la migliore in campo tra le nostre atlete.

Le prestazioni della giocatrice piemontese finiscono sui taccuini degli emissari dell’Olympique Lyonnais. I talent scout francesi riferiscono delle qualità della calciatrice italiana ai vertici del club e quest’ultimo, decide di presentare un’offerta, con la prerogativa di provare a fare di tutto per prendere l’attaccante azzurra.

Quando ti chiami Olympique Lyonnais, operi in un contesto altamente professionale ed hai vinto le ultime tre edizioni della Champions League, sprigioni un fascino irresistibile agli occhi di chiunque nel mondo del calcio femminile. Persino Alex Morgan non ha resistito al desiderio di giocare nel Lione.

Dire che la notizia arriva a Bonansea come un fulmine a ciel sereno, sarebbe a dir poco riduttivo. La giocatrice nata a Bricherasio in provincia di Torino, (Lione è proprio lì, oltralpe) non ha mai nascosto la sua voglia di andare a giocare in un campionato estero, per confrontarsi con giocatrici più forti, ma anche per vivere un’esperienza particolare, unica, da atleta professionista.

Nel frattempo, in Italia, c’è una grossa novità nel panorama calcistico femminile. La Juventus ha rilevato il titolo sportivo del Cuneo e prepara la sua prima stagione nella serie A femminile. Il club bianconero punta ad allestire una rosa competitiva per lottare sin da subito per il titolo nazionale. Il budget che la società ha messo nelle mani di Stefano Braghn, a capo del progetto Juventus Women, è consistente. Alla corte della Vecchia Signora arrivano nomi importanti: Martina Rosucci, Sara Gama, Cecilia Salvai, Valentina Cernoia, Aurora Galli, Lisa Boattin, Laura Giuliani, giocatrici straniere come Katie Zelem, Ingvild Isaksen, Tuija Hyyrynen. A dire sì al progetto bianconero c’è anche Barbara Bonansea: un sogno per lei poter vestire la maglia della sua squadra del cuore.

L’accordo trovato con il club torinese ha dato un’ulteriore carica alla giocatrice della nazionale. Una forza accumulata e sprigionata nella kermesse europea. Barbara corre come non mai sui campi olandesi con il pallone legato ai suoi piedi, come se fosse una loro naturale estensione.

Nonostante l’eliminazione, sono tanti i complimenti all’indirizzo delle azzurre. Intanto, mentre le calciatrici della nazionale iniziano a godersi le meritate vacanze, il Lione formalizza un’offerta alla Juventus per cercare di portare in Francia il neo acquisto bianconero. La cifra è importante, consistente, l’offerta, verrebbe da dire, è di quelle che non si possono rifiutare.

La Juventus tentenna, sono tanti soldi. Con quella cifra la maggior parte delle società di Serie A, crea una squadra intera di metà classifica.

A togliere dall’impasse tutti ci pensa la diretta interessata. Barbara dice no. “Resto a Torino, voglio giocare nella Juventus”.
Per amore della Vecchia Signora Barbara ha accantonato l’idea e la suggestione dell’esperienza all’estero, nella squadra più forte al mondo, consapevole che tutto quello che desiderava, alla Juventus c’è.

L’offerta è stata rispedita al mittente con tanto di ringraziamento da parte della giocatrice per l’interesse nei suoi confronti.

Quella stagione sportiva finì con il primo storico scudetto delle Women bianconere con Bonansea protagonista, mentre, il Lione realizzò l’ennesimo double, vincendo campionato francese e Champions League.

Se quell’offerta fosse arrivata sei mesi prima, oggi Barbara, con tutta probabilità, giocherebbe insieme a gente del calibro di Marozsan, Hegerberg, Le Sommer e Bronze. E forse, ma dico forse, il Brescia sarebbe ancora in Serie A.

Succede a tutti nella vita di pensare al film “Sliding doors”. Cosa sarebbe successo se…. le cose fossero andate diversamente.
Prendere delle decisioni sapendo già in anticipo cosa potrà accadere in futuro sarebbe troppo facile. La vita, in fondo, è bella anche perchè non sappiano cosa ci riserva il futuro, del resto il destino, ha sempre più fantasia di noi.

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