I grandi eventi di calcio femminile in Inghilterra, attirano molti spettatori negli stadi, ma in campionato la media resta bassa.

A seguito della riforma del calcio femminile inglese, a partire da quest’anno, tutte le calciatrici che militano nella Women’s Super League godono dello status di professioniste. I club per ottenere la licenza di iscrizione al torneo, devono sottoscrivere contratti che prevedono un minimo di ore di lavoro settimanali più i match day. Inoltre devono disporre di strutture e impianti e di un settore giovanile dedicato alle giovani calciatrici.

Un passo in avanti enorme per il movimento inglese che punta tantissimo sul calcio femminile. La Football Association ha annunciato la candidatura ad ospitare i prossimi Campionati Europei nel 2021 e punta a raddoppiare gli spettatori allo stadio per i match della nazionale da 10 mila a 20 mila.

La finale della FA Cup dello scorso 5 maggio tra Chelsea Women e Arsenal Women  ha attirato 45 mila persone allo stadio Wembley. Il match in televisione è stato visto da 2 milioni di telespettatori. Numero sensazionali che però riguardano l’élite del calcio femminile inglese. Ovvero i grandi eventi, partite della nazionali, finali di coppa o match della Champions League quando arrivano oltremanica club come Wolfsburg, Lione o Barcellona.

In campionato la media spettatori negli impianti è di  1047 e la Football Association punta a raddoppiare il dato già da questa stagione.

Chelsea Women VS Manchester City Women

Allo stadio Kingsmeadow di Londra è andato in scena ieri il big match Chelsea Women – Manchester City valido per la prima giornata della Women’s Super League. La gara si è conclusa con un pari a reti inviolate e sugli spalti erano presenti 2501 spettatori a fronte di una capienza di 4850 di cui 2265 posti a sedere.

Il dato è sicuramente più del doppio della media ma si scontravano le due più forti squadre inglesi degli ultimi anni. Nella passata stagione Chelsea e Manchester City hanno lottato fino alla fine per il titolo, arrivando anche in semifinale di Champions League. C’è da dire però che la partita era in diretta televisiva sul canale BT Sport 3.

Da quest’anno il campionato inglese verrà trasmesso sia in televisione che in streaming grazie agli accordi proprio con BT Sport e la BBC.

In Inghilterra gli addetti ai lavori si interrogano se la trasmissione in diretta delle partite possa impedire la crescita delle presenze negli impianti. La diretta televisiva sicuramente influenza il dato numerico, anche perchè,  essendo il calcio femminile uno sport di nicchia e non ancora totalmente di massa, il bacino di utenza non è ampio.

L’obiettivo dichiarato della FA è quello di aumentare il numero di “nuovi” appassionati e tifosi. Gli inglesi guardano molto alla NWSL ma il mercato sportivo statunitense è troppo peculiare rispetto alle abitudini degli europei.  Ma questa è un’altra storia.

Giuseppe Berardi

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