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Milena Bertolini : “Nel giro di quattro/otto anni l’Italia potrà giocarsela alla pari con le nazionali più forti”.

Milena Bertolini ha parlato alla stampa estera della crescita del calcio femminile in Italia e della possibilità di scalare posizioni nel ranking FIFA

Nella giornata di ieri il CT della nazionale femminile Milena Bertolini ha incontrato i corrispondenti dei giornali stranieri in Italia. L’occasione è stata utile per tornare a parlare di nazionale e della fantastica qualificazione al mondiale francese, ottenuta dalle nostre azzurre.

Andremo ai Mondiali per fare bene – ha dichiarato Milena Bertolini – ci vorrà anche un po’ di fortuna, ma abbiamo iniziato a settembre un percorso e siamo riuscite a realizzare il nostro sogno. In Francia cercheremo di passare almeno il primo turno. Abbiamo un movimento importante, ci sono ragazze molto interessanti. Tra una settimana ci troveremo per uno stage con le nostre migliori 46 giovani. Tre settimane insieme per farle crescere. Sono convinta che con questo percorso di crescita l’Italia potrà salire molto in alto nel ranking e nel giro di quattro/otto anni potrà giocarsela alla pari con le nazionali più forti”.

Presenti all’evento anche il commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini e il direttore generale e vice presidente UEFA Michele Uva.

Fabbricini ha dichiarato: “Il boom del calcio femminile si deve alla passione delle ragazze e alla maggiore organizzazione delle società sportive. Ci siamo qualificati ai Mondiali in maniera dirompente e adesso abbiamo bisogno di implementare la presenza femminile a tutti i livelli.  Nel nostro spirito operativo il calcio femminile e maschile sono equiparati, ma dai passi da gigante fatti crediamo che ci sarà anche una maggior attenzione mediatica”.

Giuseppe Berardi

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1 commento

  1. Giovani Bonifacio

    Molto diplomatica coach Bertolini, ma noi sappiamo che in realtà, in cuor suo, già da subito punta ai quarti per poter andarsela a giocare fino in fondo nel 2023. Si può fare, i presupposti cominciano a delinearsi, un coach con l’identica visione di Corinne Diacre velatamente caparbia e decisamente vincente – le quarantasei giovani atlete pronte a formare un esercito lo dimostrano -, un vertice dirigenziale convinto e convincente pronto a fare sul serio e non solo chiacchiere, l’entrata in prima linea dei grandi club, l’interesse sempre più crescente dei media e degli appassionati di calcio tout court e quant’altro. Resta solo l’annichilimento dei misogini inveterati e dei molestatori seriali.
    Il resto è una pagina bianca.

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