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Passione, analisi, pianificazione e competenza alla base del successo del Vfl Wolfsburg

Negli ultimi anni la società tedesca ha costruito una squadra fortissima capace di vincere tre scudetti, due Champions League e quattro DFB Pokal

Ferrer Soriano, ex vice-presidente del Barcellona, ci ha portato per primo dietro le quinte di un grande club, mostrandoci i segreti che fanno veramente grande una società: passione, analisi, pianificazione ed elevate competenze specifiche.

In Germania, a Wolfsburg devono aver appreso molto bene la lezione impartita da Soriano, trasformando una normale squadra di provincia in un vero e proprio panzer a caccia di successi.
Due sono le figure principali attorno al quale ruota questa trasformazione. La prima è quella del tecnico e direttore sportivo Ralf Kellermann, ingaggiato nel 2008 ha saputo in pochi anni costruire un progetto tecnico vincente, cambiando completamente la mentalità delle proprie calciatrici.

Al classico calcio fisico di stampo nordico, Kellermann affianca un gioco propositivo, votato al palleggio lungo tutto l’arco del campo. Dal punto di vista tecnico si assicura ogni anno i migliori profili nazionali e internazionali, portando alla firma, in varie annate, calciatrici della nazionale tedesca come Schult, Goessling e Popp, e la stella danese Pernille Harder. In sole tre stagioni Kellermann riesce a colmare il gap con le migliori squadre tedesche e nella stagione 2011-12 si piazza secondo a sole 3 lunghezze dai campioni del Turbine Postdam. Dalla stagione successiva sotto la sua guida, le biancoverdi vinceranno un trofeo dopo l’altro: 3 Bundesliga; 4 DFB Pokal e 2 Champions League. L’altra figura che ha contribuito a plasmare il successo del Wolfsburg è l’amministratore delegato Thomas Röttgermann.

Dal suo arrivo nel 2010 è riuscito ad assicurare al club un budget di spesa di diversi milioni di euro, e di poter offrire alle migliori calciatrici stipendi annui di circa 120.000 euro, una cifra 4 volte superiore di quella di una top player del campionato italiano Si è occupato personalmente dello sviluppo delle partnership e delle sponsorizzazioni, ma il vero fiore all’occhiello del suo operato è la costruzione nel 2015 del nuovo stadio, l’AOK Stadium. Una struttura moderna capace di ospitare 5.200 spettatori, dei quali circa 3200 in piedi e 1700 seduti. È presente un’area vip e hospitality che può accogliere circa 200 persone. A Röttgermann si deve anche la costruzione del Vlf Center, un centro di allenamento all’avanguardia dove ogni calciatrici può essere seguita in maniera ottimale per completare lo sviluppo del proprio potenziale tecnico, tattico e atletico.
Il Wolfsburg non tralascia il rapporto con i propri tifosi, ai quali riserva una serie di iniziative speciali e per rendere sempre più saldo e duraturo il rapporto con i propri fan, vengono organizzati spesso incontri tra tifosi e calciatrici o membri dello staff della squadra. La società della Bassa Sassonia non trascura la ricerca di giovani promesse e a tal proposito ha intessuto negli anni una fitta rete di osservatori, allacciando una ricca serie di collaborazioni con le piccole società locali, per assicurarsi una presenza capillare sul territorio.
Un progetto ben preciso, che investe ogni aspetto della vita di un club e cheF in pochi anni ha trasformato un modesto club che vivacchiava a metà classifica, in uno dei migliori club a livello europeo e in un modello da seguire per chiunque voglia fare calcio femminile ad alto livello.
La stagione in corso era nata con qualche perplessità visti gli abbandoni di Röttgermann, per divergenze di vedute con la proprietà, e di Kellermann, che ha deciso di dedicarsi alla sola attività di direttore sportivo, per permettere una migliore specializzazione dei ruoli. Il Wolfsburg pare non aver subito il colpo, e con il nuovo tecnico Adam Lerch, già assistente di Kellermann, ha continuato la sua marcia trionfale in Bundesliga, dove attualmente è primo, e compete ancora per tutti gli obiettivi stagionali in DFB Pokal e Champions League.

Paolo Di Padua

 

Questo articolo è stato pubblicato sul 2° numero di L Football Magazine. Clicca sulla foto per scaricare copia della rivista

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