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La Serie A piace all’estero: sempre più calciatrici straniere scelgono l’Italia per migliorare il livello tecnico

La massima serie italiana, campionato meno fisico ma ad alto tasso di tecnicità, attrae sempre più giocatrici provenienti dalla Women Super League. 

I maggiori club europei hanno saputo intercettare fin da subito il crescente interesse per il calcio femminile, investendo direttamente nella costruzione di scuole calcio per le bambine e di una prima squadra di proprietà.
In Italia, le cose si sono mosse più lentamente ma negli ultimi anni più di qualche passo è stato fatto. Alcuni club professionistici si sono avvicinati alla Serie A femminile, composta perlopiù da piccole società, attraverso l’acquisto di titoli sportivi e affiliazioni più o meno tacite con realtà storiche di questa disciplina. 
La Fiorentina ha fatto da apripista nel 2015, acquisendo il titolo sportivo dell’ACF Firenze, per poi essere seguita a ruota da Empoli e Sassuolo. Anche il Chievo Verona e l’Atalanta hanno recentemente messo a disposizione i propri simboli a Fimauto Valpolicella e Mozzanica.
Tuttavia, è innegabile che a dare maggiore impulso al movimento femminile sia stato l’ingresso in campo di un top club come la Juventus. 
In questa stagione, infatti, il massimo campionato italiano sta ottenendo una visibilità e una risonanza internazionale mai toccate prima.

Con questi presupposti la serie A può finalmente competere a livello europeo con le altre principali leghe femminili e iniziare a raccogliere quanto seminato negli anni, a livello di gioco e presenza internazionale, da squadre come Brescia e Verona.

Tutto questo rende il campionato italiano molto attrattivo per quelle giocatrici, provenienti in particolare dalla Women’s Super League inglese, che vogliano mettersi alla prova in un’esperienza all’estero e migliorarsi a livello tecnico.
La nostra massima serie non è comunque nuova alla presenza di giocatrici anglofone. Emma Lipman, ex difensore del Manchester City, ha un passato nel Verona, unica squadra italiana ad aver raggiunto una semifinale di Champions League. E’ invece scozzese la miglior realizzatrice assoluta della Serie A, Lana Clelland, che dal suo arrivo nel 2014 al Pink Bari fino ad oggi tra le file del Tavagnacco ha segnato 79 reti in 67 presenze.

Ma la lista è lunga.

Basti pensare a Katie Zalem, centrocampista ex Liverpool, oggi in forza alla Juventus che guida la classifica a punteggio pieno. La giovane attaccante Ellie Brazil ha scelto invece di firmare con la Fiorentina, attratta dalla forte componente tecnica del nostro calcio.
Chi è tornata alla FA WSL dopo una militanza in Italia è la ventiduenne Paige Williams, oggi al Birmingham City, che col Brescia nel 2016 ha vinto Scudetto e Coppa Italia.

Ciò che distingue la Serie A dagli altri campionati europei è la componente tecnica. Nonostante il livello medio di alcuni campionati esteri sia più elevato, lo stile di gioco è marcatamente più fisico rispetto a quello che si vede sui campi nostrani. 
Quando le giocatrici straniere approdano in Serie A sono giovani e poco abituate all’elevata tecnicità del calcio all’italiana. Forti e ben allenate fisicamente, scelgono di fare un’esperienza in Italia per avere l’opportunità di allenare ed affinare quelle doti tecniche che permetteranno loro di fare il salto di qualità una volta tornate nel campionato di provenienza.

Va sottolineato che grazie al contributo della Football Association e ad un crescente professionismo, la lega femminile inglese si è sviluppata molto rapidamente dal 2011 ad oggi. 
Proprio per questo, in ottica di crescita, la capacità attrattiva del campionato italiano verso giocatrici straniere deve essere considerato un asset fondamentale. 
In conclusione, più la Serie A e il calcio femminile italiano sapranno rendersi attraenti agli occhi delle giovani promesse estere e più si alimenterà quel circolo virtuoso che avvantaggia tutti: atlete, presidenti e federazione. Se l’opportunità di migliorare il proprio stile di gioco porta in Italia giovani talenti, anche le nostre atlete saranno maggiormente stimolate trovandosi a competere con giocatrici fisiche e di alto livello. I risultati si tradurranno in una più elevata qualità di gioco e dell’intero campionato. 

Camilla Massignan

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