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Hope Solo si candida alla Presidenza della Federazione di calcio Statunitense: “Voglio lottare per pari opportunità, integrità e onestà”


Hope Solo, portiere statunitense, ha annunciato la sua candidatura alla Presidenza della Federazione di calcio Statunitense. La trentaseienne ha vestito per 202 volte la maglia della sua Nazionale, vincendo il Mondiale di Canada 2015 e due medaglie d’oro Olimpiche.


Mai banale, sempre pungente e fuori dagli schemi, in campo come nella vita privata, la Solo si è candidata al ruolo più importante del calcio statunitense attraverso un post pubblicato su Facebook. 

“So esattamente ciò di cui la US Soccer ha bisogno, so come ottenerlo e ho la forza d’animo per realizzarlo.” ha scritto la Solo. “Sono sempre stata vogliosa di sacrificarli per ciò in cui credo e ora credo che non ci sia sacrificio più grande di lottare per pari opportunità, integrità e onestà , specialmente in un organizzazione come la USSF che può dare molto di più alle comunità di tutta la Nazione.”

Nella sua presentazione, Hope Solo ha evidenziato quattro punti salienti su cui baserà la sua campagna: creare una mentalità vincente, uguaglianza e questioni femminili, sostegno della gioventù e delle diversità e trasparenza della governance finanziaria all’interno della Federazione. Secondo la Solo: “Il sistema è stato creato per discriminare e trascurati i più svantaggiati a causa di un’arrogante convinzione che gli Stati Uniti posseggano i migliori atleti del mondo, quindi che possiamo vincere anche senza avere i migliori giocatori. L’unico modo che ha il calcio americano di proiettarsi sul palcoscenico globale è quello di creare una cultura diversa e abbandonare una mentalità che non è più accettabile.” 

La candidatura di Hope Solo ha attirato molto interesse, dato il suo passaggio da giocatrice e le vicissitudini extra-campo che hanno caratterizzato la sua carriera. Il percorso della Solo con la U.S. Soccer terminò per una “condotta contraria ai principi della Federazione”, dopo che aveva criticato le giocatrici della Svezia in occasione dei Quarti di Finale delle Olimpiadi di  Rio 2016. Anche fuori dal campo ha attirato l’attenzione dei media, come nel 2014 quando venne arrestata per presunta aggressione a sua nipote. 

Laura Brambilla

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