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L’Olanda vince la sfida tra le Leonesse, conquistata la finale davanti a 27 mila tifosi


Era la gara più attesa. La partita dei record per il calcio femminile olandese e inglese. Per l’Olanda 27 mila persone presenti allo stadio, per l’Inghilterra il sostegno di grandi personalità del mondo dello sport e non solo. “Siamo la migliore squadra d’Europa, dobbiamo solo affrontarlo”, ha dichiarato Mark Sampson nella conferenza stampa del prepartita, aumentando ancor più la tensione di una partita che sapeva già per tutti di finale. 

Olanda e Inghilterra hanno raggiunto le semifinali con uno score perfetto: 4 vittorie in 4 gare, tra gironi e quarti di finale. Le Leonesse in Orange decidono di mantenere il loro 4-3-3, che si adatta perfettamente alle caratteristiche delle giocatrici e proprio della cultura olandese. L’Inghilterra devono sostituire il portiere titolare, Karen Bardsley, per una frattura al perone con Siobhan Chamberlain. L’altra grave assenza per le inglesi è la centrocampista Jill Scott per squalifica. 

Sin dai primi minuti il ritmo della gara è sostenuto. L’Olanda gestisce prevalentemente il possesso della palla tramite scambi veloci e diretti prevalentemente, sfruttando le fasce una volta giunte nella trequarti avversaria. L’Inghilterra tenta la via delle transizione veloci, cercando spesso la verticalizzazione su Jodie Taylor una volta recuperata palla. Alla prima vera occasione dopo 22 minuti di gioco le ragazze in maglia arancione passano in vantaggio: il cross preciso dalla destra di Groenen trova in area Vivianne Miedema, che sale in cielo e angola il colpo di testa ottimamente. Secondo gol nella competizione per l’attaccante classe 1996 neo Arsenal dopo quello realizzato nei Quarti di Finale contro la Svezia. L’Inghilterra cerca subito di riportare in parità il pareggio, con una doppia occasione nel giro di pochi minuti. Kirby calcia male dall’interno dell’area, ben servita da Lucy Bronze, e nell’azione successiva, così come negli ultimi minuti del secondo tempo, Spitse salva sulla linea il colpo di testa di Jade Moore. Col passare dei minuti le squadre creano meno azioni manovrate, anche a causa della crescente aggressività, talvolta eccessiva, da entrambe le parti.

La ripresa si apre con una grande parata di Chamberlain su van de Sanden, che in area si è coordinata e ha calciato rapidamente pur sotto pressione. Al 62’ grave errore di Fara Williams: poco fuori il limite della sua area colpisce male di testa verso Chamberlain, che viene anticipata da van de Donk e subisce la rete del 2-0. Per la numero 10 olandese prima rete del torneo. Come in occasione del primo gol subito, l’Inghilterra cerca subito di reagire. Moore serve in area il taglio di White, che al volo anticipa van Veenendaal, ma calcia fuori di pochissimo. L’Olanda abbassa il baricentro e subisce la pressione inglese. Jodie Taylor potrebbe accorciare le distanze, ma calcia sulla figura del portiere olandese. Negli ultimi secondi di gara Millie Bright devia in porta il tiro mancino di Lieke Martens. 

Al fischio finale esplodono i festeggiamenti in campo delle giocatrici e sugli spalti dei 27 mila tifosi presenti. Grande delusione per l’Inghilterra, che dopo le eliminazioni di Germania, Svezia e Francia si sentiva vicina alla trofeo continentale. Vince il cinismo dell’Olanda, che conquista una storica finale da padrona di casa.

Laura Brambilla

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